Lo smartphone di Trump made in America in realtà è made in... China. É bastato poco per smascherare il presidente: il fiore all'occhiello del nuovo operatore telefonico Trump Mobile altro non è che una versione camuffata del cinesissimo Wingtech REVVL 7 Pro 5G proposto a catalogo - guarda caso - da T-Mobile. Stesso design, stessa scheda tecnica, insomma il simbolo dell'identità nazionale del tycoon è semplicemente uno smartphone cinese realizzato negli stabilimenti cinesi delle città cinesi Jiaxing, Wuxi e Kunming.
Certo, T1 Phone non sarà esattamente identico a REVVL 7 Pro 5G, poiché il produttore ODM ha apportato alcune modifiche personalizzate introducendo ad esempio i loghi sulla scocca posteriore e la colorazione dorata. Un altro discorso da affrontare è quello del prezzo: 499 dollari per il Trump Phone, contro i 171,65 dollari a cui viene proposto il modello originale su Amazon.com.
Non bastava la scoperta dell'origine non proprio "America first" dello smartphone: i preordini sono infatti partiti nel totale caos, perché chi ha depositato i 100 dollari richiesti si è poi ritrovato 64,70 dollari in meno sulla carta di credito, ricevendo tra l'altro una mail di conferma dell'imminente spedizione senza aver fornito alcun indirizzo. In più l'accesso al nuovo account non funziona e il sito chiede di crearne uno nuovo, mentre nella pagina di descrizione dello smartphone a un certo punto si legge (ma ora è stato corretto): "fotocamera a lunga durata da 5.000mAh".
C'è poi un fatto politico che ha innervosito il presidente: la prima versione della mappa in cui si mostra la copertura di Trump Mobile riportava "Golfo del Messico" e non "Golfo d'America" come voluto dal tycoon con uno dei suoi primi ordini esecutivi. Ora la pagina è stata rimossa...