Trump vs Musk, guerra aperta tra Epstein, droghe, impeachment e deportazione

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HDblog.it Jun 06, 2025 · 2 mins read
Trump vs Musk, guerra aperta tra Epstein, droghe, impeachment e deportazione
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La rottura tra Elon Musk e Donald Trump è diventata abissale nel giro di poche ore: ieri sera ci eravamo lasciati con dichiarazioni dure ma tutto sommato ancora civili da entrambe le parti, ma la situazione è precipitata molto rapidamente a colpi di post sui rispettivi social network, X (precedentemente noto come Twitter) e Truth. Gli attacchi tra i due sono rapidamente diventati personali e molto pesanti, tanto da causare un crash di Truth per via della tanta gente che accorreva a “seguire lo show”, per così dire

Musk per esempio ha detto che l’amministrazione Trump non ha pubblicato i famosi Epstein Files, ovvero tutti i documenti e prove relative alle indagini sul caso Jeffrey Epstein, perché Trump stesso vi è nominato. L’evidente implicazione è che Trump abbia usufruito dei “servizi” criminali di Epstein, accusato di traffico sessuale di minori. Trump aveva promesso che avrebbe reso pubblici i documenti, con il fine ultimo di fare chiarezza su chi fossero stati i clienti di Epstein, ma finora non l’ha fatto.

Musk ha poi ritwittato molti tweet a favore della tesi secondo cui Epstein e Trump si conoscevano bene e si frequentavano; ha anche detto di essere stato il fautore della vittoria elettorale di Trump, dandogli dell’ingrato; ha pubblicato un sondaggio su Twitter chiedendo se fosse giunto il momento di fondare un nuovo partito; ha detto che i dazi causeranno una recessione entro la seconda metà dell’anno; e ha annunciato il disarmo immediato della capsula spaziale SpaceX Dragon, attualmente l’unico veicolo statunitense per trasportare persone alla Stazione Spaziale Internazionale e riportarle sulla Terra, dopo che Trump ha detto che il modo migliore per ridurre le spese pubbliche sarebbe stato di interrompere i contratti governativi delle aziende di Musk. Musk ha cambiato idea poco dopo, quando un utente gli ha suggerito di staccarsi da Twitter e prendersi un paio di giorni per raffreddare i bollenti spiriti... Ma non prima di ritwittare, concordando, un post in cui si auspicava all'impeachment per Trump e alla sua sostituzione con JD Vance, l’attuale vicepresidente.

Trump, dal canto suo, ha detto su Truth che Musk si stava stressando troppo a lavorare per il governo e quindi gli ha chiesto di andarsene, e che siccome ha tolto gli incentivi per comprare auto elettriche (“che nessun altro voleva”) è “impazzito”. Nella mischia si è gettato anche Steve Bannon, in precedenza uno dei consiglieri più stretti di Trump, che parlando con il New York Times ha detto di aver suggerito a Trump di indagare più a fondo sul rapporto di Musk con le droghe, sulle accuse di aver tentato di accedere a informazioni secretate e soprattutto sul suo stato migratorio, accusandolo di essere un immigrato illegale e invocando la sua deportazione.