Trump vs. Musk, si distendono un po' i toni pubblici ma la tensione resta alta

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HDblog.it Jun 08, 2025 · 2 mins read
Trump vs. Musk, si distendono un po' i toni pubblici ma la tensione resta alta
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Come abbiamo visto negli scorsi giorni, Elon Musk e Donald Trump hanno avuto un bel battibecco - forse il termine più corretto è “guerra nucleare”, almeno rapportata alla dimensione delle dichiarazioni alla stampa e/o sui social network. Ma nelle scorse ore i climi sembrano essersi un po’ distesi - non nel senso di un riavvicinamento tra le due parti, che a questo punto pare impossibile (vero è che, date le due personalità coinvolte, chi può dirlo davvero?), ma quantomeno di riduzione dei toni in pubblico.

Nelle varie dichiarazioni pubbliche Trump ha detto di “augurare il meglio” a Musk, anche se poco prima l’aveva definito una persona “con problemi”, e anche se ha comunque dichiarato di voler vendere, o magari regalare, la Tesla Model S rossa che aveva comprato pochi mesi fa come dichiarazione di supporto simbolica. Erano circolate voci di una telefonata tra i due per cercare di appianare le divergenze, ma Trump le ha smentite: ha detto che Musk avrebbe voluto farla, ma Trump era troppo impegnato con altre faccende e in generale non era interessato. Sono toni pacati per Trump, che in passato ha riservato trattamenti molto più feroci, con minacce più o meno velate anche fisiche, a chi ha percepito come "traditore".

Dal canto suo, Musk sembra aver ridotto gli attacchi personali: ha addirittura cancellato i tweet sulle accuse relative agli Epstein Files, ma ciò non significa che abbia issato bandiera bianca. Musk continua con l’idea di fondare un nuovo partito (il suo sondaggio su Twitter indica che degli oltre 6 milioni che hanno partecipato l’80% approva l’idea) e con la campagna contro la “Big, Beautiful Bill”, il disegno di legge “della discordia” che ha causato la rottura tra i due.

Esiste la possibilità che Musk fondi davvero il proprio partito? Difficile a dirsi. Molti argomentano che a causa del suo impegno politico le aziende di Musk, Tesla in primis, abbiano sofferto molto, e nelle settimane scorse l’imprenditore sudafricano aveva dichiarato l’intenzione di tornare a occuparsene in modo più continuativo e assiduo. Alcuni esperti analisti politici sostengono che il partito ruberebbe per lo più voti ai Repubblicani, che già tendenzialmente vincono solo per via dell’esistenza del sistema proporzionale e i cosiddetti “grandi elettori”, indebolendoli nei confronti dei Democratici.