TSMC accelera sui 3 nm negli USA: a regime già nel 2027 | Rumor

L’iniziativa degli Stati Uniti di incrementare la propria capacità produttiva di chip sta attraversando un ottimo periodo, a quanto pare, tanto che TSMC ha deciso di accelerare le tempistiche con cui intende avviare il nodo di classe 3 nm: la fonderia taiwanese punta addirittura già a questo settembre per il trasferimento dei macchinari nella nuova fabbrica nota come P2, la cui costruzione è già stata ultimata sempre in Arizona, con la produzione a pieno regime entro il 2027. Questo porterà gli USA ad appena due anni di ritardo rispetto a quanto è in grado di fare Taiwan; ricordiamo che le leggi locali, previste proprio per proteggere il proprio ruolo chiave nel settore tech globale, impediscono l’esportazione in altri mercati dei macchinari di ultima generazione.

Non ci vuole molto per rendersi conto che è un passo avanti enorme per gli USA, che appena un anno fa la presenza di TSMC era sostanzialmente trascurabile, almeno per quanto riguarda i chip più sofisticati e quindi ricercati. Naturalmente il processo andrà avanti: TSMC ha un piano di espansione estremamente ambizioso (si parla di 165 miliardi di dollari stanziati) e negli anni intende non solo portare i nodi produttivi sempre più raffinati man mano che escono, ma anche realizzare nuove fonderie e soprattutto impianti per il packaging, che al momento sono un po’ un’urgenza.

Del resto la domanda di hardware da parte delle big tech è in continuo aumento, e non ci sono segnali che lascino intendere un’inversione di tendenza nel breve/medio termine. Certo, il settore smartphone/elettronica di consumo continua ad andare a gonfie vele, ma è soprattutto il campo dell’intelligenza artificiale che sta tirando in modo incredibile in questo periodo. A guadagnarci, almeno per ora, è prevalentemente NVIDIA, che è sostanzialmente l’unica grande protagonista e opera indisturbata.

Allo stesso tempo, TSMC continua a espandersi anche in patria. Secondo i giornali locali, che osservano il layout degli stabilimenti, la colossale fonderia sta costruendo in contemporanea fino a 9 fabbriche e 11 linee produttive, soprattutto per i nodi a 2 nm e per la già citata fase di packaging.