TSMC frena in Giappone, la priorità ora sono gli Stati Uniti

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HDblog.it Jul 06, 2025 · 2 mins read
TSMC frena in Giappone, la priorità ora sono gli Stati Uniti
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Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), il colosso mondiale della produzione di microchip, ha deciso di posticipare la costruzione del suo secondo stabilimento a Kumamoto, in Giappone. Sebbene il presidente dell'azienda, C.C. Wei, abbia addotto come motivazione ufficiale un problema di congestione del traffico locale, fonti vicine al dossier, come riportato dal Wall Street Journal, raccontano una storia diversa.

La vera ragione dietro questo rinvio sarebbe una decisa accelerazione degli sforzi e degli investimenti verso gli Stati Uniti, una mossa dettata dalla crescente pressione politica e dalla minaccia incombente di nuovi dazi sulle importazioni di semiconduttori.

L'amministrazione americana, infatti, non ha mai nascosto la volontà di riportare in patria la produzione di chip, e l'ipotesi di tariffe che potrebbero arrivare fino al 100% sui semiconduttori importati sta spingendo molte aziende tecnologiche a rivedere le proprie strategie globali. In questo scenario, TSMC si trova a dover fare delle scelte cruciali. La società ha quindi deciso di dare la priorità al suo massiccio piano di espansione in Arizona, dove sta costruendo ben tre fabbriche.

Questi impianti, che rappresentano un investimento complessivo che supera i 165 miliardi di dollari (circa 164 miliardi di euro), saranno gli unici di TSMC al di fuori di Taiwan in grado di produrre i chip più avanzati, essenziali per i giganti della tecnologia americani. A marzo, lo stesso presidente Wei ha incontrato l'amministrazione statunitense, confermando l'impegno a investire ulteriori 100 miliardi di dollari negli USA nei prossimi anni.

Questa accelerazione sul fronte americano mette inevitabilmente in secondo piano il progetto giapponese. Il secondo impianto di Kumamoto, parte di un investimento previsto di 20 miliardi di dollari (circa 19,9 miliardi di euro) e sostenuto dal governo di Tokyo con oltre 8 miliardi di dollari di sussidi, avrebbe dovuto iniziare i lavori già quest'anno, dopo l'avvio della produzione nel primo stabilimento a fine 2024.

Ora, la tempistica è diventata incerta. Dal canto suo, il governo giapponese ha dichiarato di non aver ricevuto comunicazioni formali riguardo a ritardi legati al traffico, mostrando una certa sorpresa e sostenendo che il cronoprogramma per la costruzione rimane, per loro, sostanzialmente invariato.

La decisione di TSMC rappresenta comunque una battuta d'arresto per il Giappone, che punta con forza a rafforzare la propria industria nazionale dei semiconduttori. Nel frattempo, la strategia di espansione globale di TSMC prosegue anche in Europa, con la costruzione del suo primo impianto in Germania, la cui produzione dovrebbe iniziare entro la fine del 2027.