Tyrrhenian Link: Terna e Nexans avviano la posa del cavo sottomarino da record

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HDblog.it Sep 17, 2025 · 3 mins read
Tyrrhenian Link: Terna e Nexans avviano la posa del cavo sottomarino da record
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Terna e Nexans hanno dato ufficialmente il via alla posa del cavo sottomarino del Tyrrhenian Link tra Sicilia e Sardegna, avviando i lavori a Fiumetorto, nel comune di Termini Imerese. L'operazione rappresenta un primato mondiale nell'ingegneria elettrica, con il cavo che raggiungerà una profondità record di 2.150 metri sotto il livello del mare, la più elevata mai raggiunta da un'infrastruttura in corrente continua ad alta tensione.

UN PROGETTO STRATEGICO PER IL SISTEMA ELETTRICO

L'amministratore delegato di Terna, Giuseppina Di Foggia, ha definito l'avvio della posa "un traguardo di rilevanza storica". L'intero progetto Tyrrhenian Link, che comprende anche la tratta est tra Sicilia e Campania, completata con il primo cavo a maggio, prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro e beneficia di un finanziamento europeo da 500 milioni nell'ambito del programma REPowerEU.

Dal punto di vista tecnico, l'infrastruttura sarà composta da due linee sottomarine in corrente continua a 500 kV, per un totale di 970 chilometri di tracciato e una capacità di trasporto pari a 1.000 MW per ciascun ramo. Secondo Pascal Radue, vicepresidente esecutivo di Nexans, il Tyrrhenian Link avrà "un impatto duraturo sul futuro energetico dell'Italia".

Il collegamento tra Sicilia e Sardegna sarà realizzato in due fasi: la prima, lunga 200 chilometri, si concluderà entro settembre 2025, mentre la seconda, di circa 280 chilometri, inizierà a dicembre dello stesso anno. Complessivamente, il tracciato si estenderà per 480 chilometri, dall'approdo di Fiumetorto, in provincia di Palermo, fino a quello di Terra Mala, vicino a Quartu, in Sardegna.

LE INFRASTRUTTURE TERRITORIALI

Le stazioni di conversione sorgeranno a Selargius (Cagliari), da dove partirà un cavo interrato di 30 chilometri verso la costa, e in contrada Caracoli (Termini Imerese), collegata all'approdo marino da un percorso sotterraneo di circa 7 chilometri. Qui verrà inoltre realizzata una nuova sezione a 380 kV all'interno della stazione elettrica esistente.

Per quanto riguarda la tratta est, il progetto prevede una stazione di conversione a Eboli (Salerno), collegata all'approdo di Torre Tuscia Magazzeno (Battipaglia) tramite un elettrodotto interrato di circa 15 chilometri. Anche in questo caso, la stazione siciliana è localizzata a Caracoli, in collegamento con Fiumetorto attraverso un tracciato interrato di circa 10 chilometri.

PARTNERSHIP, TEMPI DI REALIZZAZIONE E BENEFICI

Il Tyrrhenian Link è il frutto di una collaborazione tra eccellenze industriali italiane. Prysmian, leader globale nella produzione di sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, si è aggiudicata nel 2021 il contratto quadro per la progettazione, la fornitura, l'installazione e il collaudo di oltre 1.500 chilometri di cavi. La nave Leonardo da Vinci, ammiraglia della flotta Prysmian, ha effettuato le prime operazioni di posa del ramo est al largo di Fiumetorto. L'intero progetto sarà operativo nel 2028, con l'entrata in esercizio del primo polo del ramo est già prevista per il 2026.

Il Tyrrhenian Link è considerato una delle infrastrutture più strategiche per la transizione energetica italiana ed europea. Rafforzerà l'interconnessione tra Sicilia, Sardegna e Campania, incrementando la capacità di scambio e migliorando l'adeguatezza della rete di trasmissione. L'opera permetterà inoltre di integrare in modo più efficiente l'energia prodotta da fonti rinnovabili, storicamente più concentrate nelle isole e nel Sud Italia, contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima.

Accanto alle ricadute energetiche, il progetto si distingue anche per l'attenzione alla sostenibilità ambientale. Ad agosto 2024, Terna ha avviato a Fiumetorto un intervento sperimentale di trapianto di Cymodocea nodosa, una pianta acquatica protetta fondamentale per l'ecosistema marino. L'operazione prevede la messa a dimora di circa 20.000 talee su 1.200 metri quadrati di fondale, con l'obiettivo di tutelare la biodiversità e proteggere la linea di costa dall'erosione.