Il Consiglio europeo ha approvato ieri la proposta presentata nelle settimane scorse della Commissione europea sull'inclusione dell'Ucraina tra i Paesi su cui insiste il roaming zero o roaming like at home, la misura del 2017 che azzera gli extra costi legati al roaming all'interno dei Paesi dell'Unione europea (qui il punto a 8 anni dall'introduzione).
L'Ucraina notoriamente non fa parte della UE, ma aveva manifestato interesse già nel 2022, all'inizio dell'invasione russa, strappando subito il "sì" della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen e poi, lo scorso giugno, aveva notificato a Bruxelles l'allineamento normativo, un passaggio essenziale per l'ingresso nel roaming like at home.
Così, dall'1 gennaio 2026, i cittadini ucraini potranno utilizzare chiamate, SMS e dati nei 27 Paesi UE senza costi aggiuntivi, attingendo dai bundle dei loro operatori. Allo stesso modo, i cittadini europei in trasferta in Ucraina (più che adesso, visti difficoltà e rischi nel raggiungere il Paese, in futuro) diranno addio agli extra costi del roaming.