La JEDEC (Joint Electron Device Engineering Council) ha appena annunciato la nuova generazione di standard di interfaccia per le memorie di archiviazione mobile, la versione 5.0 della popolare UFS (Universal Flash Storage): l’highlight è che le velocità di trasferimento dati sono quasi raddoppiate rispetto alle già fulminee UFS 4.x - da una banda di 5,8 GB/s delle versioni 4.0 e 4.1 si passerà infatti a 10,8 GB/s. Lo standard sarà anche più efficiente dal punto di vista energetico, e sono anche previste alcune nuove funzionalità che lo renderanno più stabile e affidabile.
È facile immaginare che la differenza sui normali dispositivi mobile consumer sarà sostanzialmente impossibile da percepire - del resto siamo già arrivati a quel punto nel passaggio tra UFS 3.x e 4.x, come ha evidenziato recentemente un test che ha coinvolto gli smartphone Pixel di ultima generazione. Ma avrà un grosso impatto nelle applicazioni e nei servizi AI, migliorando al tempo stesso l’efficienza energetica per tutti quanti.
In ogni caso, la JEDEC ha osservato anche l’implementazione di una nuova tecnologia, chiamata Link Equalization, che garantirà una miglior stabilità del segnale, mentre una traccia dedicata all’alimentazione assicurerà un maggior isolamento del rumore elettrico tra gli strati di memoria e tra gli strati fisici, il che dovrebbe rendere le memorie anche più affidabili e durature nel tempo. Infine, è stata introdotta anche la funzionalità Inline Hashing, che garantirà una maggior protezione dei dati personali e sensibili dell’utente.
Il completamento delle specifiche dello standard non vuol dire che sia pronto ad arrivare sul mercato, anzi. Solo ora i produttori hanno modo di metterci le mani sopra e iniziare a preparare concretamente l’hardware necessario. Non ci sono tempistiche o tabelle di marcia ufficiali, ma realisticamente è difficile che vedremo arrivare i primi device con memorie UFS 5.0 prima di un anno - forse anche due.
Stellantis, produzione italiana a picco: previsioni nere per fine anno