Un'aurora verde su Marte: Perseverance la fotografa per la prima volta

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HDblog.it May 16, 2025 · 2 mins read
Un'aurora verde su Marte: Perseverance la fotografa per la prima volta
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Il rover Perseverance della NASA ha catturato qualcosa di straordinario: un'aurora visibile nel cielo di Marte, la prima mai osservata direttamente dalla superficie di un altro pianeta. A metà marzo 2025, durante un’intensa attività solare, il rover ha immortalato una spettacolare luce verde che ha acceso la tenue atmosfera marziana.

L’aurora, provocata da un'ondata di particelle cariche provenienti dal Sole, ha reso luminoso il cielo del Pianeta Rosso in modo uniforme. Ma a differenza della Terra, Marte non dispone più di un campo magnetico globale, scomparso miliardi di anni fa, e questo fa sì che il fenomeno delle aurore si manifesti in modo molto diverso: non è infatti limitato ai poli, ma diffuso su tutta la superficie del cielo marziano durante eventi solari estremi come le espulsioni di massa coronale (CME).

Il risultato è stato il frutto di una sinergia internazionale che ha coinvolto team scientifici della NASA, del Jet Propulsion Laboratory in California, dell’Università di Oslo e del centro spaziale Goddard nel Maryland. È stata proprio una segnalazione di una potente CME, osservata il 15 marzo da Christina Lee dell’Università della California a Berkeley, a mettere in moto una catena di collaborazioni tra missioni orbitali e strumenti a terra, come quelli montati su Perseverance.

Per ottenere il risultato, i ricercatori hanno programmato attentamente due degli strumenti più avanzati del rover: la fotocamera MastCam-Z e lo spettrometro SuperCam. Entrambi sono stati orientati verso il cielo marziano nei giorni immediatamente successivi all’avviso della CME. Le immagini raccolte mostrano chiaramente la luminescenza verde, prodotta da atomi di ossigeno eccitati, lo stesso meccanismo alla base delle aurore terrestri.

La conferma è arrivata anche dagli orbiter MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution) e Mars Express dell’Agenzia Spaziale Europea, che hanno registrato simultaneamente l’arrivo delle particelle solari nell’atmosfera. Questo coordinamento fra missioni spaziali ha permesso di verificare l'autenticità del fenomeno e consolidare l’efficacia delle osservazioni dal suolo in supporto a quelle dallo spazio.

Perseverance non è nuovo a imprese scientifiche, ma questa osservazione segna una tappa particolarmente significativa, anche in vista delle future missioni umane. Come ha sottolineato Katie Stack Morgan del JPL, le aurore non sono solo spettacolari, ma anche una chiave per comprendere meglio il meteo spaziale, con ricadute pratiche sulla sicurezza degli astronauti che un giorno cammineranno sul suolo marziano.

Secondo Elise Knutsen, ricercatrice dell’Università di Oslo e autrice principale dello studio pubblicato su Science Advances, si tratta di una scoperta che apre un nuovo capitolo nello studio delle aurore planetarie. E, chissà, un giorno potrebbe essere proprio una passeggiata marziana a regalarci un’aurora visibile a occhio nudo.

N.B. L'immagine in testata è realizzata digitalmente e non è realistica