Un bug in Microsoft Family Safety blocca Google Chrome su Windows

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HDblog.it Jun 20, 2025 · 2 mins read
Un bug in Microsoft Family Safety blocca Google Chrome su Windows
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Un'anomalia improvvisa sta causando non pochi grattacapi a genitori, scuole e utenti che si affidano a Microsoft Family Safety per la gestione dei controlli parentali su Windows. Da diverse settimane, precisamente dai primi di giugno, la funzionalità di sicurezza di Microsoft ha iniziato a bloccare in modo anomalo e apparentemente casuale l'avvio di Google Chrome, il browser più diffuso al mondo. Numerosi utenti hanno segnalato l'impossibilità di aprire il programma, che si chiude inaspettatamente subito dopo il lancio, rendendone di fatto impossibile l'utilizzo.

Il problema sembra circoscritto specificamente al browser di casa Google. Secondo le testimonianze emerse online e le analisi iniziali, altri browser concorrenti come Mozilla Firefox o Opera non sembrano essere interessati dal medesimo malfunzionamento. Questa selettività ha fatto sorgere diversi interrogativi nella comunità di utenti, alimentando un dibattito sulla natura del problema.

Dal canto suo, Google ha riconosciuto l'esistenza del problema. Un responsabile del supporto di Chrome ha confermato che il team ha investigato le segnalazioni, individuando la causa proprio nell'interazione con il servizio di Microsoft. "Per alcuni utenti, Chrome non è in grado di funzionare quando Microsoft Family Safety è abilitato", ha dichiarato un portavoce di Google, evidenziando come l'origine del disservizio sia esterna al proprio software.

Mentre Microsoft non ha ancora rilasciato una comunicazione ufficiale per spiegare l'accaduto o annunciare una tempistica per la risoluzione definitiva, la community di utenti si è già mobilitata per trovare delle soluzioni temporanee. Una delle soluzioni più creative ed efficaci consiste nel rinominare il file eseguibile del browser da "Chrome.exe" a "Chrome1.exe".

Un'altra via percorribile, suggerita da alcuni utenti e amministratori di sistema, prevede di accedere alle impostazioni di Family Safety e disattivare il "filtro per i siti web inappropriati". Sebbene quest'ultima opzione ripristini la funzionalità di Chrome, lascia inevitabilmente i minori senza una delle principali barriere di protezione alla navigazione.

Questo incidente si inserisce in un contesto più ampio di competizione tra i due colossi tecnologici. In passato, Microsoft è stata protagonista di diverse campagne, a volte considerate aggressive, per incoraggiare gli utenti di Windows a preferire il proprio browser, Edge, a discapito di Chrome. Sebbene questo specifico blocco sia molto probabilmente il frutto di un bug involontario, l'assenza di una comunicazione tempestiva da parte di Redmond sta generando frustrazione e incertezza tra coloro che si affidano ai suoi strumenti per garantire un ambiente digitale sicuro.