Un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas ad Austin ha sviluppato un dispositivo per il monitoraggio carico mentale, ma decisamente diverso da come ve lo potreste immaginare: si presenta come una sorta di cerotto elettronico da applicare sulla fronte, ed è capace di leggere in tempo reale le onde cerebrali e anticipare episodi di affaticamento mentale. Il prossimo sviluppo sarà renderlo più simile a un tatuaggio, in modo tala da aumentare le forma di applicazione.
Questo nuovo strumento si presenta come un cerotto ultra-sottile, flessibile e adattabile alla forma del volto. A differenza dei caschetti tradizionali per elettroencefalografia (EEG), spesso ingombranti e poco pratici, il dispositivo si applica come un adesivo temporaneo e si adatta perfettamente ai lineamenti dell’utente, migliorando la qualità del segnale senza sacrificare il comfort.
Il sistema combina l’EEG con l’elettrooculografia (EOG), permettendo così di tracciare contemporaneamente l’attività cerebrale e i movimenti oculari. L’idea è quella di creare un’interfaccia che possa anticipare situazioni di sovraccarico cognitivo, grazie a un modello di intelligenza artificiale che elabora i dati raccolti per prevedere quando una persona sta per raggiungere il proprio limite mentale.
Durante i test, sei volontari hanno indossato il cerotto intelligente mentre svolgevano compiti mnemonici a difficoltà crescente. I risultati hanno mostrato un aumento delle onde theta e delta, segnale di maggiore sforzo cognitivo, e una diminuzione delle onde alfa e beta, indicativa di un calo della concentrazione. Ma ciò che ha sorpreso maggiormente i ricercatori è stata la capacità del dispositivo di prevedere il momento in cui il cervello cominciava a cedere alla fatica.
Il costo rappresenta un ulteriore punto di forza: mentre i sistemi EEG tradizionali possono superare i 14.000 euro, il cuore tecnologico del cerotto si aggira intorno ai 185 euro, con sensori usa e getta dal costo di circa 18 euro ciascuno. Questo lo rende potenzialmente adatto anche all’uso quotidiano in ambito domestico o lavorativo, soprattutto in settori in cui l’attenzione è fondamentale, come nel controllo del traffico aereo o nella guida di mezzi pesanti.
Gli sviluppatori stanno già lavorando a nuove versioni, che possano essere tatuate anche su zone coperte da capelli, espandendo così le possibilità di applicazione e l’accuratezza delle rilevazioni.
Secondo Nanshu Lu, tra i principali autori dello studio, ogni persona ha un proprio livello ottimale di carico mentale, e riconoscerlo in tempo reale potrebbe migliorare sia le prestazioni individuali sia il benessere generale. Anche Luis Sentis, coautore del progetto, sottolinea come fino ad oggi si siano monitorati soprattutto gli sforzi fisici dei lavoratori, mentre ora abbiamo la possibilità concreta di osservare anche quelli mentali.