Un robot umanoide che cammina per strada, un'immagine che sembra uscita da un film di fantascienza e che invece si è materializzata davanti agli occhi increduli dei cittadini di Detroit. Zion, questo il nome del protagonista di questa singolare apparizione, ha percorso un tratto della trafficata 7 Mile Road non solo muovendosi con una fluidità quasi umana, ma fermandosi anche a salutare i passanti con amichevoli strette di mano.
Gli occhi più esperti riconosceranno subito il G1 di Unitree, un modello che ormai sta inziando a farsi vedere sempre più, complice il basso costo e la disponibilità a livello globale. In ogni caso, la scena ripresa in numerosi video diventati immediatamente virali, ha scatenato un acceso dibattito e un'ondata di curiosità sui social media.
Ma Zion non è l'inquietante presagio di un futuro distopico, né una trovata pubblicitaria fine a se stessa. Dietro questa apparizione c'è la visione di Art Cartwright, fondatore della Interactive Combat League. L'insolita passeggiata era infatti parte di una più ampia iniziativa per promuovere l'evento RoboWar, in programma per il 19 luglio. Si tratterà di un vero e proprio torneo di combattimento tra robot, pensato per avvicinare il pubblico, e in particolare i più giovani, al mondo della robotica in modo spettacolare e coinvolgente.
L'obiettivo di Cartwright va però oltre il semplice intrattenimento. La sua missione è quella di accendere la scintilla della curiosità per la tecnologia e le materie scientifiche, mostrando le incredibili applicazioni della robotica. "Questo è davvero l'unico posto in America dove si possono vedere robot dal vivo, in carne e ossa, robot veri", ha affermato Cartwright, sottolineando come l'evento sia aperto a tutti, famiglie comprese.
Il suo impegno si traduce anche in un'attività di mentore per i ragazzi di Detroit. Il sedicenne Jacoby Wilson, ad esempio, sta già imparando a pilotare un altro robot umanoide, Quantum, dimostrando una rapidità di apprendimento che, secondo Cartwright, è tipica delle nuove generazioni, spesso più aperte e fiduciose verso le nuove tecnologie rispetto agli adulti.