Una BMW M2 da 1.000 CV sfreccia all’interno della fabbrica di Monaco | Video

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HDblog.it Oct 24, 2025 · 3 mins read
Una BMW M2 da 1.000 CV sfreccia all’interno della fabbrica di Monaco | Video
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Un impianto produttivo trasformato in una pista da drifting. È l’idea alla base dell’ultima trovata firmata Red Bull, che insieme a BMW ha realizzato un video ad alto tasso di adrenalina all’interno della storica fabbrica di Monaco. Protagonista assoluta è una BMW M2 completamente trasformata, preparata dai celebri Red Bull Driftbrothers per la prossima stagione del Drift Masters European Championship. Con oltre mille cavalli, scarichi sul tetto e una carrozzeria estrema, la coupé tedesca sfreccia tra robot, scocche e linee di montaggio, regalando una performance spettacolare in uno scenario decisamente inusuale.

La BMW M2 Drift Competition

Il video rappresenta il primo test cronometrato della vettura in configurazione da gara, ambientato in uno degli spazi più iconici della casa bavarese. Nelle immagini si vede la M2 Drift Competition, la nuova arma dei Red Bull Driftbrothers ottimizzata per le massime categorie internazionali di drifting. Si tratta a tutti gli effetti di un’auto da corsa dotata di un singolo sedile, scarichi posizionati sopra il tetto, una carrozzeria allargata e un’ala posteriore che svetta sopra il piccolo spoiler di serie. Sotto il cofano, che presenta un evidente rigonfiamento, si nasconde una versione potenziata del sei cilindri in linea biturbo da tre litri. Rispetto ai 523 CV della M2 CS di serie, questa versione arriva a erogare 1.085 CV, con una coppia che tocca i 1.250 Nm. Tutta la potenza viene scaricata sulle ruote posteriori, come da tradizione per le vere auto da drift. In realtà, la potenza massima dichiarata è stata successivamente portata a 1.100 CV, come confermato da BMW stessa. La coppia di 1.250 Nm viene scaricata integralmente sulle ruote posteriori, rendendo la vettura estremamente reattiva e difficile da controllare.

Il progetto, realizzato in collaborazione con BMW M e Red Bull, è ancora in fase di sviluppo. Elias Hountondji ha confermato che la vettura non è stata ancora completata, ma sarà pronta per partecipare alla prossima stagione del Drift Masters European Championship. Intanto, il video rappresenta una potente operazione di comunicazione, accompagnata da immagini spettacolari e da sequenze aeree realizzate con un drone in grado di infilarsi tra le lamiere delle auto. Al di là dell’aspetto scenografico, questo test ha rappresentato una sfida logistica e tecnica senza precedenti anche per un team esperto come quello dei Driftbrothers. Ogni manovra è stata pianificata al millimetro, con riprese effettuate da droni in volo tra macchinari e scocche in lavorazione. L’auto stessa è stata costruita per affrontare curve a piena potenza in spazi angusti, mantenendo sempre controllo e spettacolarità.

Parallelamente, i Red Bull Driftbrothers stanno collaborando con la BMW M Academy per dei corsi di drifting rivolti al pubblico. Si tratta di esperienze in pista, pensate per insegnare il controllo della sbandata in condizioni di sicurezza. I corsi hanno un costo base di 490€ (mezza giornata) e possono arrivare anche a 1.490€ per il pacchetto completo, che include anche un giro a fianco del pilota a bordo della BMW M4. Inoltre BMW sta preparando una flotta dedicata di M2 modificate pensate proprio per questi corsi. Si tratterà di vetture più accessibili ma con modifiche specifiche per facilitare il drifting anche a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di disciplina.

Il senso dell’operazione

Cosa comunica davvero questo video? Ci sono diverse chiavi di lettura che possono emergere da queste immagini. Da una parte c’è la celebrazione delle competenze ingegneristiche e sportive del marchio, con una M2 portata a livelli di potenza quasi inimmaginabili per una coupé compatta. Dall’altra, la scelta di ambientare tutto in uno stabilimento destinato a diventare 100% elettrico può essere vista come la volontà di BMW di mostrare con orgoglio il suo passato termico. Oltretutto la scelta dello stabilimento è per certi aspetti inusuale (e per questo simbolica) considerando che normalmente la M2 venga prodotta in Messico, a San Luis Potosi.