Una famiglia segreta di asteroidi orbita insieme a Venere

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HDblog.it Jun 26, 2025 · 2 mins read
Una famiglia segreta di asteroidi orbita insieme a Venere
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Scrutare il cielo nelle vicinanze del Sole rappresenta una delle sfide più ardue per gli astronomi. Questa "zona d'ombra" osservativa, costantemente abbagliata dalla luce della nostra stella, potrebbe celare molti più segreti di quanto immaginiamo, inclusa un'intera e sconosciuta popolazione di corpi celesti che viaggiano quasi indisturbati. Stiamo parlando di una classe particolare di rocce spaziali, noti come "asteroidi co-orbitali di Venere". Questi oggetti condividono silenziosamente il percorso orbitale del pianeta, muovendosi in una sorta di danza cosmica sincronizzata con esso attorno al Sole. Fino ad oggi, la loro presenza era considerata rara, con appena una ventina di esemplari confermati, ma questo numero potrebbe rappresentare soltanto la punta di un iceberg cosmico.

Un nuovo studio, guidato da Valerio Carruba dell'Università Statale di San Paolo in Brasile, suggerisce infatti che potrebbero esistere centinaia di questi asteroidi in agguato, appena oltre la nostra capacità di rilevarli. "È come scoprire un continente di cui non si conosceva l'esistenza", ha dichiarato Carruba per descrivere la portata della potenziale scoperta. "È molto probabile che ci siano altri asteroidi che oggi non siamo in grado di osservare". La stragrande maggioranza di questi compagni di viaggio di Venere è, infatti, eccezionalmente difficile da individuare dal nostro pianeta. Appaiono molto vicini al Sole nel cielo, un'area dove i telescopi terrestri hanno una visibilità estremamente limitata. Anche nelle condizioni ideali, il loro rapido movimento li rende bersagli sfuggenti e difficili da tracciare.

Per gettare luce su questo mistero, il team di ricerca si è affidato alla potenza delle simulazioni al computer, modellando le orbite di centinaia di ipotetici asteroidi co-orbitali e proiettando i loro percorsi fino a 36.000 anni nel futuro. I risultati indicano che molti di questi oggetti possono rimanere gravitazionalmente legati all'orbita di Venere per un periodo medio di circa 12.000 anni. Un aspetto affascinante emerso dalle analisi è la natura caotica delle loro orbite: piccole perturbazioni nel tempo possono spingerli su traiettorie completamente diverse, alcune delle quali potrebbero, su scale temporali lunghissime, portarli ad avvicinarsi alla Terra.

In uno studio precedente, il team di Carruba aveva già calcolato che tre degli oggetti attualmente noti, con diametri stimati tra 300 e 400 metri, potrebbero un giorno passare a circa 74.800 chilometri dall'orbita del nostro pianeta. È fondamentale sottolineare, però, che questo graduale spostamento richiederebbe fino a 12.000 anni per verificarsi. Non c'è quindi alcun motivo di allarme imminente, come ha confermato anche Scott Sheppard, astronomo della Carnegie Institution for Science di Washington, non coinvolto nello studio: "La probabilità che uno di essi entri in collisione con la Terra in tempi brevi è estremamente bassa".

La conoscenza di questi oggetti e dei loro movimenti è tuttavia importante per mappare in modo più completo l'ambiente spaziale vicino alla Terra. Presto potremmo disporre di nuovi e potenti strumenti per questa caccia cosmica. L'Osservatorio Vera C. Rubin, che ha da poco rilasciato le sue prime immagini, potrebbe individuarne alcuni durante le sue speciali campagne di osservazione al crepuscolo.