Una pistola spara-colla sarà la rivoluzione della cura delle fratture?

https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n632954/ricerca-pistola-colla-ossa-fratture/

HDblog.it Sep 27, 2025 · 2 mins read
Una pistola spara-colla sarà la rivoluzione della cura delle fratture?
Share this

Un team di ricercatori americani e coreani ha messo a punto un dispositivo molto simile a una pistola per la colla a caldo, ma che al posto della colla spara un materiale in grado di riparare ossa fratturate, nientemeno. In genere le ossa sono in grado di ripararsi da sole, ma capita, soprattutto in caso di fratture scomposte molto gravi o dalle resezioni causate dalle cure per i tumori ossei, che ciò non avvenga.

In queste situazioni la soluzione più comune sono degli innesti metallici, spesso in titanio, che però sono costosi, difficili da produrre e da adattare alla conformazione specifica della ferita da trattare. Alcuni hanno esplorato la strada della stampa 3D, ma finora le soluzioni proposte sono lente e onerose. Così Jung Seung Lee, ricercatore alla Sungkyunkwan University in Corea ha avuto l’idea di un attrezzo che permetta di creare “l’innesto” direttamente durante l’operazione chirurgica.

Tecnologia 31 Ago

Il prototipo di questo dispositivo è, a tutti gli effetti, una pistola per la colla opportunamente modificata. I ricercatori hanno soprattutto regolato temperatura e ugelli per ottenere estrusioni precise, creando un supporto che si solidifica nella frattura e stabilizza l’osso. L’ostacolo maggiore non è stato tanto il design del dispositivo, quanto il materiale: deve essere biocompatibile, naturalmente, e solido almeno quanto un osso normale; deve anche dissolversi col tempo in modo atossico, e deve richiedere temperature che non rischino di danneggiare i tessuti circostanti.

Dopo vari tentativi, la scelta è caduta su una miscela di policaprolattone o PCL, un termoplastico approvato dalla FDA che si degrada in pochi mesi, e idrossilapatite, un minerale che stimola la rigenerazione ossea. Questa formula si scioglie a soli 60°C, solidifica bene, aderisce al tessuto e si degrada gradualmente lasciando spazio a nuova crescita ossea. I primi test su conigli hanno mostrato risultati promettenti: guarigione più rapida rispetto all’uso del cemento osseo, oggi la principale alternativa.

TANTE DIFFICOLTÀ ANCORA DA RISOLVERE

Restano però limiti importanti da superare. Nei test, la degradazione del materiale è risultata lenta, ostacolando il completo ripristino dell’osso. Potrebbe anche essere necessario integrare nella formula degli antibiotici, così da ridurre il rischio di infezioni. Inoltre, bisogna capire se il materiale regge carichi più pesanti rispetto a quelli di un coniglio, condizione necessaria per sperimentazioni su pazienti umani.

Ma il problema forse più grosso è quello della precisione richiesta per maneggiare l'attrezzo. Una stampante 3D si affida a guide meccaniche per garantire movimenti esatti al micron; farlo a mano libera in sala operatoria è tutt’altra storia - per quanto i chirurghi siano molto ben allenati nei movimenti di precisione. I ricercatori dicono che servirà molta pratica, e potrebbe non bastare: la prossima generazione di “pistola incolla-ossa” potrebbe integrare qualche tipo di sistema di guida che aiuti l’operatore. Nonostante le incognite, questa invenzione potrebbe aprire nuove strade nella chirurgia ortopedica, trasformando un comune strumento da bricolage in un’arma, è il caso di dirlo, di guarigione.