È ormai, al di là di tutto, tornato per me il periodo dell’anno in cui devo professionalmente mettermi a mannaggiare, perché inevitabilmente l’università spaccata è ricominciata. E stavolta in realtà non ho proprio parole, perché non so se essere contenta del fatto che le cose non si prospettano troppo indecenti… o se disperarmi del fatto che pure stavolta questi non potevano fare a meno di creare aspetti rognosi; sull’orario, principalmente, eccallà. 🤖
Mamma mia, questo è così pezzotto… ma vado con ordine. Innanzitutto, nessun giorno di riposo per me, solo grandi rotture; un giorno faccio giornata quasi piena, e il resto è tutto spezzato, a volte metà giornata e a volte pure meno… ma, se questa disposizione fosse più ordinata, mi starebbe anche bene andare 5 giorni su 5; alla fine, al liceo ce ne andavo ben 6, quindi a confronto questo sarebbe gran lusso… chiaramente c’è altro. Ho per due giorni lezione all’orario più peggiore della storia, cioè le 13:30, proprio a rompimento di cazzo per fare in modo che io non possa pranzare decentemente, completo, a casina… e per inciso, pure se accettassi di convertirmi al milanesimo e pranzare alle 12, non potrei, perché a quell’ora massimo devo prendere il bus. E, in tali due giorni, ho cose solo a quell’orario… in altre parole, non solo tutto il rompimento dell’andare e del tornare è per appena una (1!) materia, ma poi c’è il classico buco merdoso per cui devo aspettare un’ora buona per l’autobus… aiuto! ☠️
Analizzando ulteriormente, poi, esce ancora del peggio, figuriamoci. Il lunedì devo andare lì la mattina presto, mentre martedì e mercoledì ho solo il pomeriggio (quello sputo di pomeriggio, come ho appena detto!), giovedì ho sia la mattina che il pomeriggio, e venerdì di nuovo solo la mattina… e in realtà, se da un lato questa disposizione pare proprio perfetta per spaccarmi il sonno, perché ho 2 giorni di margine nella settimana per abituarmi involontariamente ad andare a letto troppo tardi, e i successivi 2 in cui devo svegliarmi presto, per poi avere i 2 giorni del fine settimana in cui ripetere lo stesso errore, per poi dovermi di nuovo svegliare presto lunedì… pensandoci meglio, il weekend spaccatutto lo avrei comunque, quindi quasi quasi è meglio che io abbia 2 giorni in mezzo per dormire fino alle 11 e recuperare il sonno perduto prima e poi, OK. (Rara vittoria mascherata da rogna!) Però, intanto… giovedì pomeriggio ho lezione solo alle 15:30… quindi, l’unica volta in cui converrebbero le 13:30, non mi sono concesse, e viceversa. La fine!!! 😭
Come cose da fare, almeno, se i professori si riveleranno decenti (e questo chiaramente servirà tempo per saperlo), credo non ci saranno gravi gravezze, perché stavolta le materie sono: ingegneria del software, che suppongo ci possa stare, programmazione distribuita, che è programmazione e quindi comunque non andrà al cesso, poi i seminari di accompagnamento al lavoro da seguire, e infine, come materia tra quelle a scelta, io ho preso mobile programming… che è Android, quindi si bestemmia e pure pesantemente, ma chiunque sa che preferisco di gran lunga bestemmiare appresso a Google, piuttosto che studiare algoritmi bizzarri con fondamenti di intelligenza artificiale, o cose ancora più astruse con machine learning, e questo per non parlare poi di fisica… 🤯
In realtà le prime due materie, obbligatorie per tutti, ancora non le ho avute… iniziano domani, e quindi solo domani avrò un’impressione iniziale vera (che è importante, perché a leggere solo i programmi la roba sembra sempre meno rognosa del dovuto), ma vabbé. Almeno oggi e ieri sono stati OK… se non per il fatto che oggi ho dimenticato di mettere il manga (di Sailor Moon) nello zaino, e quindi nel pullman al ritorno mi sono ritrovata a dover sprecare il tempo, anziché poter leggere, che due palle… (Quindi ho letto solo poi a casa, e dopo cena vedo di scrivere il post del capitolo… se non scoppio a causa del mal di pancia, credo psicosomatico, con annessa grossa diarrea, che mi è venuto proprio poco fa dal nulla. Si, questo post l’ho scritto proprio sul trono bianco, come la principessa che sono.) 🥱