Uno smartphone su due è inutilizzato: perché lo teniamo e quanto vale davvero

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HDblog.it Jun 05, 2025 · 2 mins read
Uno smartphone su due è inutilizzato: perché lo teniamo e quanto vale davvero
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In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, Swappie ha diffuso alcuni dati che offrono uno spunto di riflessione sulla gestione dei dispositivi tecnologici non più utilizzati. Secondo quanto rilevato, l'85% degli italiani tiene in casa almeno uno smartphone vecchio o inutilizzato. Una pratica piuttosto comune, che contribuisce a rallentare la diffusione di modelli di consumo più sostenibili e che incide indirettamente sul volume dei rifiuti elettronici, tra le categorie più complesse da trattare dal punto di vista ambientale.

Ogni anno vengono prodotti oltre un miliardo di smartphone, con un impatto ambientale non trascurabile: circa 80 kg di CO₂ generati per ciascun dispositivo, che rappresentano circa l'80% dell'impronta totale di un telefono. Nonostante questo, la quota di dispositivi effettivamente riciclati resta molto bassa – meno del 15% – mentre si stima che in Europa vi siano oltre 700 milioni di telefoni inutilizzati, per un valore potenziale di circa 140 miliardi di euro.

L'indagine promossa da Swappie esplora anche le motivazioni alla base di questa abitudine. Il 38% degli intervistati ritiene che il proprio vecchio smartphone non abbia più un valore economico sufficiente, il 34% preferisce tenerlo come dispositivo di riserva e il 16% non sa come o dove riciclarlo. Ciononostante, l'82% afferma che sarebbe disposto a venderlo o riciclarlo, a patto di poter conoscere facilmente il valore aggiornato del proprio dispositivo.

Nel commentare i dati, Elena Garbujo, Country Manager Italia di Swappie, ha sottolineato l'importanza di promuovere modelli di consumo più consapevoli anche nel settore tecnologico, indicando l'economia circolare come uno degli strumenti possibili per affrontare la sfida ambientale. Dichiarazioni che si inseriscono in un dibattito più ampio, legato alla necessità di ridurre la produzione di rifiuti elettronici, che secondo le ultime analisi sta crescendo a un ritmo superiore rispetto alle previsioni iniziali.

Secondo Swappie, un sistema semplice per valutare e cedere i dispositivi non più utilizzati potrebbe favorire una maggiore diffusione di pratiche di riuso, riducendo la pressione sulla produzione di nuovi apparecchi. Ogni dispositivo reimmesso nel ciclo produttivo contribuirebbe così, almeno in parte, a contenere l'impatto ambientale del comparto elettronico.

La ricorrenza della Giornata Mondiale dell'Ambiente rappresenta per l'azienda un'occasione per rilanciare l'attenzione sul tema, ricordando che anche la gestione di piccoli oggetti quotidiani, come uno smartphone dismesso, può rientrare nelle scelte che incidono sulla sostenibilità complessiva.