Se è ormai evidente che l'intelligenza artificiale sta compiendo passi da gigante anche nel campo della programmazione, un evento recente ha riacceso il dibattito sul confronto tra uomo e macchina. Mentre strumenti come GitHub Copilot sono ormai utilizzati da oltre il 90% degli sviluppatori e i modelli di AI dimostrano capacità di codifica sempre più sofisticate, un programmatore polacco ha compiuto un'impresa che presto potrebbe diventare storia: battere un'avanzata intelligenza artificiale di OpenAI in una competizione diretta.
L'arena di questa sfida è stata Tokyo, durante le AtCoder World Tour Finals 2025, una delle competizioni di programmazione più esclusive al mondo, che invita solo i primi 12 talenti globali. In un match speciale intitolato "Humans vs AI", OpenAI, in qualità di sponsor, ha schierato un suo modello di AI personalizzato per affrontare i migliori programmatori umani. La gara, una maratona di 600 minuti, richiedeva di risolvere un unico e complesso problema di ottimizzazione, un tipo di sfida che non ha una soluzione perfetta, ma solo risposte progressivamente migliori. A prevalere, al termine di una prova di resistenza estenuante, è stato Przemysław Dębiak, conosciuto con il nickname "Psyho".
L'ex dipendente di OpenAI ha ottenuto la vittoria con un punteggio di 1.812.272.558.909, superando di circa il 9,5% il modello di intelligenza artificiale, che si è comunque piazzato al secondo posto con 1.654.675.725.406 punti, davanti ad altri dieci programmatori umani di altissimo livello. "L'umanità ha prevalso (per ora!)", ha scritto Dębiak su X (precedentemente Twitter), confessando di essere "completamente esausto" e "a malapena vivo" dopo aver gareggiato per tre giorni con pochissimo sonno. La sua vittoria gli è valsa un premio di 500.000 yen, equivalenti a circa 3.000 euro.
Questa sfida ricorda la leggenda americana di John Henry, l'operaio che nell'Ottocento sfidò e vinse contro un martello a vapore, morendo però per lo sforzo immane. Allo stesso modo, la vittoria di Dębiak rappresenta il trionfo dell'abilità e della resistenza umana spinte al limite. Egli stesso sembra consapevole della natura temporanea di questo successo, un'affermazione significativa in un'epoca in cui la tecnologia avanza a un ritmo senza precedenti.
Da parte sua, OpenAI ha definito il secondo posto come una pietra miliare per i modelli di AI nelle competizioni di programmazione. Un portavoce dell'azienda ha sottolineato come eventi di questo tipo siano fondamentali per testare la capacità dei loro modelli di ragionare strategicamente, pianificare a lungo termine e migliorare le soluzioni attraverso tentativi ed errori, proprio come farebbe un essere umano.