Le vendite di auto elettriche e di ibride Plug-in hanno ottenuto un nuovo record nel mese di settembre 2025. Secondo Rho Motion, infatti, complessivamente ne sono state vendute 2,1 milioni in tutto il mondo. Si tratta del risultato mensile migliore di sempre che è stato favorito da alcuni fattori tra cui la fine del credito d’imposta negli Stati Uniti che ha spinto le persone ad anticipare l’acquisto di una nuova auto elettrica. Infatti, il mercato degli Stati Uniti ha messo a segno una crescita importante. Guardando invece i numeri dall’inizio dell’anno, le vendite di veicoli elettrici (elettriche + Plug-in) hanno raggiunto quota 14,7 milioni, con un aumento del 26%. Questo l’andamento delle principali regioni nel periodo gennaio-settembre 2025.
- Globale: 14,7 milioni, +26%
- Cina: 9 milioni, +24%
- Europa: 3 milioni, +32%
- Nord America: 1,5 milioni, +11%
- Resto del mondo: 1,2 milioni, +48%
LE VENDITE DI VEICOLI ELETTRICI IN TUTTO IL MONDO
Partiamo dall’Europa che ha registrato un mese record con 427.000 veicoli elettrici venduti a settembre 2025, in aumento del 36% su base annua e del 55% su base mensile. Anche nel Regno Unito le vendite di veicoli elettrici hanno raggiunto un nuovo massimo. Complessivamente, le vendite di auto elettriche sono aumentate di circa il 30% su base annua, mentre quelle delle Plug-in di quasi il 60%. La Germania ha approvato un nuovo pacchetto di incentivi e quindi Rho Motion si aspetta che questa misura dia un forte impulso alle vendite di auto elettriche.
Spostiamoci sul mercato del Nord America che ha registrato a settembre il secondo massimo mensile consecutivo per le vendite di veicoli elettrici. Il motivo lo abbiamo accennato prima ed è legato alla corsa per poter approfittare del credito d’imposta prima che terminasse alla fine del mese di settembre. Le vendite di veicoli elettrici sono quindi aumentate del 66% su base annua. Dopo questi record e a seguito dello stop degli incentivi, ci si aspetta un forte calo della domanda nel quarto trimestre del 2025. Diversi produttori stanno comunque iniziando a proporre specifiche offerte per compensare la mancanza degli incentivi federali.