Videocamere Ring, accessi anomali? Un bug, non un hacker

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HDblog.it Jul 21, 2025 · 2 mins read
Videocamere Ring, accessi anomali? Un bug, non un hacker
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Collegare le nostre videocamere smart a internet ci offre l'incredibile comodità di poter controllare cosa succede a casa da qualsiasi parte del mondo, tuttavia tale scelta si basa su un patto di fiducia con le aziende che gestiscono i nostri dati, sperando che la nostra privacy sia sempre al sicuro. Proprio questa fiducia è stata messa a dura prova per molti utenti Ring, che negli ultimi giorni si sono trovati di fronte a informazioni molto strane e preoccupanti all'interno del Control Center della loro app. L'azienda sta affrontando quello che descrive come "un problema di visualizzazione errata delle informazioni", ma la natura di questo errore ha scatenato un'ondata di panico tra i possessori dei suoi dispositivi.

Tutto è iniziato quando gli utenti hanno notato nei loro registri attività una serie di accessi multipli, tutti datati 28 maggio 2025, che non riuscivano a riconoscere. In un primo momento, il timore più diffuso è stato quello di una violazione dei propri account. Ring è intervenuta per placare gli animi, specificando, anche attraverso un post su Facebook, che si tratta di "un bug che mostra erroneamente le date di accesso precedenti come se fossero avvenute il 28 maggio 2025".

Sarà davvero così?

L'azienda ha fornito ulteriori dettagli tecnici, spiegando che un aggiornamento lato server avrebbe causato questo pasticcio, portando anche alla visualizzazione errata dei nomi dei dispositivi, che in alcuni casi apparivano come "Device name not found" (Nome dispositivo non trovato).

Tuttavia, la spiegazione non ha convinto del tutto la community e molti utenti non vedono solo una dicitura generica, ma nomi di dispositivi specifici che giurano di non aver mai posseduto. Le segnalazioni sui social media sono numerose e documentate, con screenshot che mostrano connessioni da device sconosciuti, alimentando il sospetto che la questione sia più complessa di un semplice errore di visualizzazione. Lo spettro di un hackeraggio aleggia tra gli utenti e alcuni insistono nel contestare la versione ufficiale, affermando con veemenza che i dispositivi elencati non sono mai stati collegati al loro account, nemmeno in passato.

Nonostante le rassicurazioni di Ring, che continua a negare qualsiasi compromissione della sicurezza, la comunicazione frammentaria e a tratti contraddittoria non ha fatto altro che aumentare la preoccupazione. L'azienda ha comunicato di essere al lavoro per risolvere il problema, ma al momento il bug sembra persistere.