Negli ultimi viaggi ho deciso di fare un esperimento e di utilizzare un iPhone 13 come mio smartphone principale. Tranquilli, non voglio rifilarvi alcun referral di iPhone ricondizionati, il mio scopo era semplicemente quello di capire come un iPhone base, di ormai quattro anni fa, andasse nel 2025, con iOS 26!
Ormai da un mesetto è uscita la developer beta, che poi si è tramutata in beta, arrivata già alla variante 5. Non manca poco, secondo me, al rilascio ufficiale. Tantissimi bug e glitch visivi sono stati sistemati e ora la grafica "Liquid Glass" ha molto più senso, è razionale.
iPhone 13 è uscito a settembre 2021 con iOS 15, ha un Apple A15 come SoC e 4GB di RAM su ogni taglio di memoria, dove un recente iPhone 16 arriva a ben 8GB di RAM.
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Ad oggi un iPhone 13 nuovo costa circa 350-400 euro, mentre un iPhone 14 ne costa 50-100 in più. iPhone 15 e 16 sono molto più costosi, mentre il recente iPhone 16E costa già pochissimo, circa 500 euro.
Ma quanta differenza c'è da un iPhone 13 a un recente iPhone 16E? Come si comporta un iPhone con meno di 6GB di RAM con il nuovo iOS 26 e tutte le sue animazioni, rifrazioni, riflessi e annessi? Paradossalmente, può essere uno smartphone ancora consigliabile, nel mondo dell'usato (dove si compra a due spicci)?
Ho deciso di metterci una SIM all'interno, montare l'ultima versione beta e portarlo per un po' in giro per il mondo. Parliamo di un iPhone 13 usato per un bel po', con la batteria all'84% di capienza massima, un valore reale per chi ad oggi utilizza ancora un iPhone 13.
IL PESO DEGLI ANNI RIGUARDO AL DESIGNL'iPhone 13 è uno smartphone invecchiato bene nel 2025, dal momento che non è facilmente distinguibile da un recentissimo iPhone 16E. Può sembrare un paradosso, ma il recente iPhone "economico" ha reso di nuovo attuale tutti quegli iPhone con il notch.
Le dimensioni sono in pratica le stesse, ma questo iPhone 13 è più pesante di quasi 10 grammi rispetto al 16E, seppur abbia all'interno soli 3240mAh rispetto ai 4000mAh dell'iPhone 16E.
Il frame qui è in alluminio opaco, ben rifinito, ma il retro è ancora in vetro lucido, come andava di moda in quegli anni. Sebbene questo smartphone abbia affrontato più e più cadute e sia stato utilizzato da una donna, che molto probabilmente lo ha trasportato sempre in borsa assieme a mazzi di chiavi e simili, è ancora immacolato.
Qualche punto di vernice è saltato attorno alla fotocamera ultragrandangolare e alla porta Lightning, ma per il resto ottima prova di resistenza! Frontalmente ha applicato una pellicola opaca, che non ho rimosso per non indispettire la proprietaria di tale iPhone e anche perché ero molto curioso di provare queste pellicole privacy, che ad oggi giudicherei come terribili.
Il display sembra sempre sgranato, non si capisce mai in un video quando qualcosa è a fuoco o meno e lo schermo sembra sempre come se sia "bagnato/umido". Non so come facciate a utilizzare queste pellicole, ma per me è un grande no.
LE FOTOCAMERE.. PIU' ATTUALI CHE MAI!È paradossale anche quando parliamo di fotocamere come l'uscita dell'iPhone 16E abbia fatto rivalutare i precedenti modelli. Certo, qui abbiamo ancora un sensore a 12 megapixel che non sfrutta la tecnologia del "binning", ma abbiamo comunque un sensore principale di dimensioni 1/1.95", mentre un iPhone 16E ha un sensore da 1/2.55", molto più piccolo! Un iPhone 16, per prendere un riferimento, ha il sensore principale da 1/1.56".
Un iPhone 16E poi non ha neanche l'ultragrandangolare, mentre qui la abbiamo sempre da 12 megapixel, in grado comunque di registrare video in 4K a 60fps!
Anche la selfie camera può registrare video in 4K a 60fps, una funzione che ancora tanti top di gamma cinesi non hanno nel 2025. Parliamo sempre del solito sensore da 12 megapixel e dimensioni 1/3.6", molto piccolo e senza autofocus. Gli iPhone 16 e 16e, con lo stesso sensore, hanno comunque un autofocus a supporto dual-pixel PDAF.
Anche se soltanto in FHD a 30fps, abbiamo la modalità cinema, anche questa una funzione che non troviamo su alcun medio gamma Android in pratica, ancora nel 2025.
Le foto oggi sono ancora valide, soprattutto se condivise sui social. Se le visualizzate su un monitor grande potrete rimanere leggermente delusi, poiché inizia a sentirsi il peso degli anni, ma sul display da 6,1 pollici dello smartphone sembreranno perfette in ogni condizione di luce.
I colori sono sempre molto naturali e le foto hanno quell'"iPhone look" tanto ricercato dalle persone sui social. Zero editing: scatti, condividi e le tue foto e video saranno sempre di ottima qualità e riconoscibili.
Stesso discorso per la condivisione social o lo scatto social: vi è mai capitato di fare una foto tramite WhatsApp? La qualità, anche con un top di gamma Android, è sempre discutibile, per non parlare dei video. Qui, grazie a iOS che risulta sempre più ottimizzato, si ha una qualità alla pari della camera stock.
A New York stavo scattando anche con uno Xiaomi 15 e un Samsung Galaxy Z Fold 7 e vi sembrerà assurdo, ma dopo qualche giorno in giro per la Grande Mela ero ancora in giro con l'iPhone a registrare tutti i video della recensione del Samsung Galaxy Z Fold 7. Lo Xiaomi 15, molto più recente, in partnership con Leica, mi produceva video da usare al volo peggiori di quelli di questo iPhone 13.
Questo perché su iPhone utilizzavo Moment, un'app di terze parti a pagamento (parliamo di una manciata di euro a vita), che permette di registrare con il profilo colore "FLAT MOMENT", ma anche con il LOG MOMENT e applicare in tempo reale una LUT. Parliamo di video che grazie a questa applicazione raggiungono il livello di un iPhone attuale, con anche eventuali settaggi manuali di ISO, tempi di scatto, esposizione e bilanciamento del bianco.
Sempre con Moment potete scattare in RAW, ma onestamente su un iPhone del genere lo trovo abbastanza inutile. Credo che davvero poche persone acquistino un prodotto del genere per scattare in RAW. Apple non permette di farlo con l'app stock; se proprio ne sentite il bisogno, sappiate che c'è questa opportunità.
La foto qui in basso della paperella è l'unica scattata in RAW ed elaborata al volo e, in effetti, potete notare come, anche se scattata in notturna, è bella densa di dettagli e ha perso quell'effetto "digitale" delle altre foto scattate di notte.
E infine chiudo il capitolo fotografico parlandovi di "esperienza di scatto", perché la nuova app fotocamera è fantastica con iOS 26: a prima vista ci sono soltanto due pulsanti "FOTO" e "VIDEO", oltre a quello di scatto e quello per passare alla selfie camera. C'è un piccolo selettore per zoomare o passare all'ultragrandangolare, e basta. Una pulizia incredibileche lascia spazio all'anteprima di scatto, alla composizione, che a volte sembra quasi più bella dello scatto finale.
Con lo Xiaomi 15 che avevo sempre dietro, come accennato prima, sembrava invece sempre che dall'anteprima le foto fossero orribili e mi passava quindi la voglia di scattare ulteriori foto. In realtà, una volta visualizzate nella galleria, erano di altissima qualità, ma il fatto che ci fosse questa discrepanza, come su molti Android, creava un senso di confusione interiore non da poco e che non mi spingeva a scattare ulteriori fotografie con tale smartphone.
IOS 26 È UN RISCHIO PER I VECCHI IPHONE?Non ho ancora una risposta definitiva a tale quesito che mi sono posto ultimamente, ma è probabile che possa esserlo. Parliamoci chiaramente: se 4GB di RAM erano troppo pochi per gestire qualche funzione di IA di Apple Intelligence, come la generazione delle Genmoji, come fanno a essere abbastanza per gestire ottimamente tutte le animazioni e simili del Liquid Glass di iOS 26?
E infatti, dopo questo mesetto, non ho avuto un ottimo feeling. Lo smartphone ha una grafica pazzesca, mi piace molto l'evoluzione del Liquid Glass nelle ultime beta, ma lo sento molto rallentato. Il throttling arriva in poco tempo, i micro lag sono più evidenti, il frame rate è più ballerino e con CarPlay wireless lo smartphone ha qualche lag che prima non aveva.
SCREEN RECORD DI IPHONE 13 SOTTO CARICA, ROAMING E USO PROLUNGATO
Se da una parte Apple ha forse deciso di puntare così tanto su una UI piena di elementi grafici particolari, animazioni e via dicendo, perché tanto sugli ultimi iPhone, iPad e Mac aveva così tante risorse inutilizzate da poter impegnare con tale interfaccia, forse lo stesso discorso non si può fare per i vecchi dispositivi.
iOS 18 era molto più reattivo su questo smartphone, soprattutto quando lo smartphone era sottoposto a un utilizzo stress come può essere un viaggio con foto, video, utilizzo di mappe, condivisione sui social e tutto questo magari sotto un bel sole diretto.
C'è sicuramente ancora molto tempo per aggiustare il tiro, rendere la grafica magari più snella su dispositivi vecchi, ma non vorrei che invece tutto rimanga così e che quindi molte persone con vecchi dispositivi si sentano quasi "costretti" a cambiare il proprio device a favore di nuovi modelli.
CON UN UTILIZZO STANDARD VA ANCORA BENISSIMO
Grazie comunque alle varie ottimizzazioni di iOS come sistema operativo, utilizzare un iPhone 13 è ancora spesso più soddisfacente di un qualunque medio gamma Android non troppo costoso, esclusi alcuni fattori come il refresh rate del display o le differenze in batteria e velocità di ricarica.
Passando da un iPhone 16 Pro a questo iPhone 13, con in mezzo l'iPhone 16E, non ho sentito un vero e proprio downgrade. L'esperienza generale resta la stessa, mentre quando si passa da un top di gamma Android a un medio gamma si sente tutta la differenza della fascia di prezzo, soprattutto se il medio gamma è di qualche anno fa.
Con tutto il carico della beta di iOS 26, questo iPhone 13 è comunque invecchiato benissimo per chi fa quella vita da ufficio o non smartphone-centrica. Chi lo ha acquistato ai tempi per 600-700 euro, mesi dopo il lancio, ha ammortizzato alla grande l'acquisto.
E LA BATTERIA INVECE COME SI COMPORTA?
Piuttosto bene, se penso al fatto che è quasi all'80% di capacità e parliamo di soli 3240mAh nel 2025. La ricarica inizialmente è molto rapida, si copre dallo 0 al 50% in 30 minuti, ma poi per una ricarica completa si deve attendere molto più di un'ora. Con la capacità che è diminuita anche i tempi sembrano accorciati, ma chiaramente questo non è un bene.
Non avendo mai cavi Lightning, ormai fatti sparire da anni nella mia casa, spesso mi sono affidato alla ricarica MagSafe wireless tramite un accessorio che mi aveva regalato OnePlus con il lancio del OnePlus 13: l'AIRVOOC 50W Magnet Wireless, dal costo di 69,99 euro (spesso in offerta a 41,99 euro).
Adoro e utilizzo spesso quel caricatore OnePlus poiché ha una ventola integrata che permette di ricaricare al massimo della potenza, 15W, l'iPhone 13, ma allo stesso tempo non fa scaldare mai lo smartphone. Questo si traduce in una ricarica anche più veloce poiché lo smartphone non deve mai diminuire la velocità di ricarica per non surriscaldarsi troppo.
Sarebbe bello se anche Apple proponesse dei caricatori wireless simili che evitino di far surriscaldare troppo i nostri smartphone. Attenzione però nel mondo Android, perché stanno arrivando tanti smartphone con lo standard Qi2, forse già dai prossimi Pixel 10 si vocifera, quindi un accessorio come quello di OnePlus MagSafe potrebbe diventare un best buy.
Io comunque ho sempre concluso le mie giornate con una ricarica extra del 50%, che probabilmente sarebbe stata del 20-25% con una capacità massima del 100%. Ripeto che le mie giornate sono state oltre lo stress, quindi poco rappresentative se non per quello specifico target di utenza che può ritrovarsi con un utilizzo simile. In giornate standard arrivo sempre a sera, attorno alle 20-21, con lo smartphone attorno al 5-10% di carica residua, come durante le mie giornate in ufficio a Milano.
IL DISPLAY OLED CON IL NOTCHCom'è stato tornare a utilizzare il Notch? Non la migliore esperienza del mondo, soprattutto perché la Dynamic Islandnel 2025 inizia ad avere un suo perché e molte applicazioni la sfruttano. Escluso ciò, sono stato molto felice di avere tra le mani un telefono super-leggero e con uno sblocco efficacissimo come il Face ID. Certo, un Pixel 9A ha sia lo sblocco con l'impronta che anche quello con il volto reso sicuro dall'IA e dal chip Titan, ma questo risulta un pelo più immediato in molte situazioni e si integra divinamente con le app terze.
Il display OLED da 6.1" poi ha comunque delle cornici risicate, è ancora decentemente luminoso (1200 nit, un S25 Ultra arriva a 1400 nit) e, come tutti gli iPhone, è dannatamente ottimizzato in ogni app di streaming di terze parti. Vedere Netflix su questo pannello, come anche Apple TV+, sarebbe stata una vera goduria... se non ci fosse stata davanti al pannello quella pellicola privacy che ha trasformato ogni film in un riadattamento degli anni '80.
ALLA FINE.. IPHONE 13 È INVECCHIATO BENE?Sì, perché come dicevamo in precedenza ha ancora tantissimi PRO e chi lo ha acquistato al giusto prezzo anni fa ha ammortizzato i soldi spesi alla grande. Non possiamo però mantenere un dubbio sul nuovo iOS 26 e su come "appesantirà" i vecchi prodotti Apple, tra iPad e iPhone. Non parliamo tanto di limiti CPU/GPU, seppur anch'esse magari possano soffrire leggermente in qualche scenario, ma soprattutto di RAM.
Infatti, con il mio iPad PRO del 2020 con 6GB di RAM, non ho avuto grandi noie anche con un utilizzo stress. Onestamente, per chi avesse dispositivi Apple con 4GB di RAM, prima di aggiornare definitivamente, mi farei un giro sulla beta per capire come impatta il nostro quotidiano. Soltanto in base a ciò, poi, penserei se passare alla stabile quando uscirà o attendere ancora un po' con iOS 18.6 che ormai è più stabile che mai anche su smartphone "vecchiotti". Se volessi a tutti i costi un iPhone e ne trovassi uno a due soldi, lo comprerei? Per un utilizzo standard, non troppo impegnativo, assolutamente sì, soprattutto per le foto, i video, la UI e il display. L'IA? Con un anno di Perplexity Propagato 4 euro e Gemini Pro gratis, non mi manca.
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