Il Vivo Vision, come abbiamo visto in precedenza, si posiziona come un dispositivo di realtà mista (MR), capace di fondere immagini del mondo reale con sovrapposizioni digitali, piuttosto che un visore di realtà virtuale tradizionale. Uno dei suoi punti di forza dichiarati è il peso: con circa 380 grammi, è significativamente più leggero dell'Apple Vision Pro (650g), con un peso paragonabile a quello delle cuffie over-ear AirPods Max, un fattore che dovrebbe garantirne un maggiore comfort durante l'uso prolungato. La parte frontale integra almeno sei fotocamere o sensori per garantire un passthrough accurato del mondo reale.
A livello tecnico, il visore sarà alimentato da un processore Qualcomm e incorporerà tecnologie di fascia alta come il tracciamento oculare e il controllo tramite gesti delle mani, funzionalità al momento presenti solo in pochi altri prodotti. Vivo ha inoltre progettato il Vision per integrarsi con il proprio ecosistema di smartphone; ad esempio, sarà possibile visualizzare le foto panoramiche scattate con il Vivo X200 Ultra, trasformandole in esperienze video spaziali immersive.
È bene sottolineare la natura di questa prima versione del Vivo Vision, dal momento che, essendo una "Exploration Edition", il dispositivo non sarà disponibile per la vendita commerciale nel 2025. Dopo la presentazione, gli utenti interessati potranno registrarsi per partecipare a sessioni di prova in negozio, con l'obiettivo di fornire a Vivo un feedback prezioso per lo sviluppo dei futuri modelli destinati al mercato di massa.
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