Voyager 1 e il “Pale Blue Dot”: 48 anni dopo il lancio

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HDblog.it Sep 05, 2025 · 1 min read
Voyager 1 e il “Pale Blue Dot”: 48 anni dopo il lancio
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Il 6 giugno 1990, in una conferenza stampa della NASA rimasta nella storia, il pubblico poté ammirare per la prima volta un mosaico unico: il “Solar System Family Portrait”, una raccolta di immagini che mostravano sei pianeti del Sistema solare ripresi dalla sonda Voyager 1. All’epoca il veicolo spaziale si trovava già oltre l’orbita di Nettuno, a circa 6 miliardi di chilometri dal Sole, e la foto dell’intera “famiglia” planetaria divenne uno dei simboli più potenti della divulgazione scientifica.

A presentare quelle immagini furono Ed Stone, project scientist della missione Voyager, e Carl Sagan, che proprio in quella sede introdusse per la prima volta l’espressione “Pale Blue Dot”. Il termine descriveva la Terra, apparsa in quel mosaico come un puntino azzurro appena percettibile, meno di un pixel in mezzo all’immensità cosmica.

In seguito, Sagan trasformò quelle parole in un saggio che ancora oggi viene citato come una delle riflessioni più profonde sulla fragilità e unicità del nostro pianeta. Ecco il video integrale di quella storica conferenza stampa.

Il rilascio delle foto arrivò al termine della fase di esplorazione planetaria delle due sonde gemelle Voyager, lanciate rispettivamente il 20 agosto e il 5 settembre 1977 da Cape Canaveral. Sebbene non fossero i primi veicoli a sorvolare i giganti gassosi, le scoperte ottenute in quegli anni furono numerose: dalle tempeste di Giove agli anelli di Saturno, fino alle sorprendenti caratteristiche delle loro lune. Voyager 2, in particolare, è rimasta l’unica sonda a essersi avvicinata a Urano e Nettuno, nel 1986 e nel 1989.

Con la conclusione di quei sorvoli iniziò una nuova fase: la Voyager Interstellar Mission. L’obiettivo era comprendere i confini dell’eliosfera, la bolla magnetica e di particelle generata dal Sole, e raccogliere i primi dati sullo spazio interstellare. Quando la conferenza del 1990 si tenne a Washington, le due sonde erano già in viaggio verso le zone più remote del Sistema solare. Solo decenni dopo si sarebbe scoperto che l’eliosfera si estende molto più lontano del previsto: Voyager 1 l’ha attraversata nel 2012 a circa 18 miliardi di chilometri dal Sole, seguita da Voyager 2 nel 2018.