WhatsApp, arriva la pubblicità: inserzioni in Stato e Canali, non nelle chat

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HDblog.it Jun 16, 2025 · 4 mins read
WhatsApp, arriva la pubblicità: inserzioni in Stato e Canali, non nelle chat
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WhatsApp ha annunciato una serie di nuove funzionalità che interesseranno la tab Aggiornamenti, la sezione dell'app che riunisce Stato e Canali, utilizzata quotidianamente da oltre 1,5 miliardi di persone. La novità più rilevante è l'introduzione, per la prima volta nella storia dell'app, di pubblicità direttamente in-app, all'interno di quest'area specifica. Le chat e le chiamate private, ha assicurato l'azienda, resteranno completamente esenti da qualsiasi forma di inserzione.

L’annuncio è stato presentato in occasione del Cannes Lions, il festival internazionale della creatività, dove WhatsApp ha illustrato per la prima volta la propria strategia pubblicitaria. Alice Newton Rex, vicepresidente di prodotto di WhatsApp, ha spiegato a TechCrunch che l’arrivo delle inserzioni rappresenta “una naturale evoluzione” dopo la crescita delle funzionalità click-to-WhatsApp e della piattaforma WhatsApp Business. Meta ha già evidenziato in più occasioni il potenziale commerciale di questi strumenti nei propri report trimestrali.

Quando Meta acquistò WhatsApp nel 2014 per 19 miliardi di dollari, i fondatori Jan Koum e Brian Acton difesero una visione chiara: niente pubblicità, niente giochi, niente distrazioni. Oggi quella filosofia evolve in modo significativo. Come osservato dal New York Times, l'inserimento di pubblicità in-app rappresenta un cambiamento di rotta rilevante, pur se limitato a uno spazio ben definito e dichiaratamente separato dalle funzioni private, e riaccende comunque il dibattito sulla coerenza di questa evoluzione con i principi originari della piattaforma.

NUOVE FUNZIONI PER I CANALI

Le nuove funzioni presentate da WhatsApp sono tre e hanno l'obiettivo di offrire ad aziende, organizzazioni e creator strumenti concreti per rafforzare la propria presenza e monetizzare la produzione di contenuti all'interno dell'app:

  • Abbonamenti ai canali: i canali potranno offrire aggiornamenti esclusivi a pagamento, accessibili tramite una sottoscrizione mensile. Una modalità già adottata da piattaforme come YouTube, X e Twitch.
  • Canali promossi: gli amministratori avranno la possibilità di mettere in evidenza il proprio canale nella directory ufficiale, aumentando la probabilità di essere scoperti da nuovi utenti. Le inserzioni saranno mostrate in punti strategici della scheda Aggiornamenti.
  • Inserzioni nello Stato: le aziende potranno pubblicare annunci visivi tra gli aggiornamenti temporanei, visibili per 24 ore. Dopo aver visualizzato alcuni aggiornamenti nello Stato, l'utente potrà incontrare un'inserzione, con una logica analoga a quella delle Stories di Instagram. In ogni caso, resterà sempre possibile avviare una conversazione diretta con l’azienda, restando all’interno dell’app.

Secondo WhatsApp, queste funzionalità saranno inserite in un contesto in cui l'utente è già predisposto alla scoperta, evitando qualunque interferenza con l'esperienza privata e personale che ha sempre caratterizzato l'app.

ANNUNCI SÌ, CHAT PRIVATE INVIOLATE

WhatsApp ribadisce che la messaggistica personale non sarà coinvolta in alcun modo: le inserzioni resteranno confinate alla tab Aggiornamenti e non entreranno mai nelle chat o nelle chiamate. "Per chi usa WhatsApp solo per conversazioni private, non cambia nulla", ha dichiarato Will Cathcart, responsabile globale del servizio.

L'azienda ha inoltre chiarito che per la personalizzazione delle inserzioni verranno usate esclusivamente informazioni minime, come la città o il Paese, la lingua del dispositivo, i canali seguiti e le interazioni con gli annunci. Per chi collega volontariamente WhatsApp al proprio Centro gestione account Meta, le inserzioni potranno tenere conto anche delle preferenze espresse su Facebook e Instagram. Ma ogni forma di tracciamento avanzato resta opzionale. Come confermato anche da TechCrunch, nessun dato identificabile — come messaggi, gruppi, chiamate o numeri di telefono — verrà utilizzato per scopi pubblicitari.

UNA STRATEGIA PER IL FUTURO

Con questo aggiornamento, WhatsApp entra a pieno titolo nell'ecosistema delle piattaforme monetizzate di Meta. Dopo aver introdotto strumenti per i creator su Facebook e Instagram, e inserzioni anche su Threads, l'app di messaggistica si prepara ora a diventare un canale pubblicitario attivo e integrato.

Secondo Brian Wieser, analista e fondatore di Madison and Wall, citato dal New York Times, "non esiste un precedente per la monetizzazione diretta di un'app di messaggistica di queste dimensioni", ma le opportunità sono enormi. Meta controlla oggi circa il 15% del mercato pubblicitario digitale globale e, nel 2024, ha registrato 164 miliardi di dollari di fatturato, quasi interamente derivante dagli annunci.

La sfida sarà quella di conciliare l'espansione commerciale con la promessa di riservatezza che ha reso WhatsApp popolare in tutto il mondo. "La privacy è sempre stata un pilastro del modello WhatsApp: costruire un sistema pubblicitario coerente con questa promessa non sarà semplice", ha osservato Minda Smiley, analista di eMarketer.

Anche per questo, WhatsApp continua a ribadire la centralità della crittografia end-to-end. "È il fondamento della nostra identità. Non cambierà, anche se stiamo aggiungendo nuove funzioni", ha dichiarato Cathcart al New York Times. Una promessa che resta al centro della strategia, anche in un contesto di trasformazione.