WhatsApp sta introducendo una novità che punta a rendere più flessibile la gestione degli aggiornamenti di stato, mantenendo però alta l'attenzione sulla tutela della privacy. Dopo le prime anticipazioni legate alla beta 2.25.16.19 per Android, che segnalavano lo sviluppo di una funzione dedicata alla ricondivisione dei contenuti, l'ultima versione beta 2.25.27.5 disponibile sul Google Play Store ha confermato l'avvio dei test pubblici. Alcuni utenti hanno già notato la presenza di un nuovo comando che consente di stabilire se i propri aggiornamenti possano essere ricondivisi dai contatti.
NUOVA OPZIONE NELLA SCHERMATA DI PUBBLICAZIONECome mostrato nello screenshot, il controllo appare nel menu dell'editor di disegno, accanto alle opzioni già note per selezionare il pubblico a cui destinare lo stato. La collocazione in questa schermata familiare permette di attivare o disattivare rapidamente la ricondivisione senza alterare il normale flusso di pubblicazione. L'autore ha quindi la possibilità di decidere subito se rendere disponibile il contenuto anche per la diffusione da parte dei contatti che rientrano nei filtri di visibilità scelti. In caso di attivazione, lo stato può raggiungere un pubblico più ampio, comparendo nel feed delle persone che hanno accesso al contenuto ricondiviso.
WhatsApp ha previsto una serie di accorgimenti per evitare equivoci. Ogni contenuto ricondiviso viene contrassegnato da un'etichetta visibile nella parte alta dello schermo, simile a quella già utilizzata per gli stati che contengono menzioni. La differenza principale è che ora la ricondivisione non è più limitata ai casi in cui qualcuno viene citato, ma può avvenire per qualsiasi tipo di aggiornamento. La funzione resta comunque disattivata di default, così da prevenire ricondivisioni non desiderate, e deve essere abilitata manualmente dall'autore.
Anche in questa circostanza WhatsApp mantiene un approccio coerente con le sue politiche di protezione dei dati: i dettagli personali dell'autore originale non vengono mai trasmessi o resi visibili durante il processo. Come già accade con l'inoltro dei messaggi nelle chat, non vengono conservate né diffuse informazioni sensibili come il numero di telefono. Allo stesso modo, quando un aggiornamento di stato viene ricondiviso, nessun dato identificativo viene associato al contenuto.
Quests novità è stata pensata per integrarsi in modo naturale nell'esperienza d'uso, senza aggiungere passaggi superflui. Molti beta tester la considerano un miglioramento pratico che semplifica la diffusione degli aggiornamenti. Al tempo stesso, WhatsApp insiste su trasparenza e sicurezza: gli autori vengono avvisati quando i loro contenuti vengono ricondivisi, mentre chi visualizza lo stato sa chiaramente se si tratta di un aggiornamento originato da un'altra persona.