Per Windows 10 si sta avvicinando la fine del supporto software e il vostro PC non è idoneo all'installazione di Windows 11? C’è un’alternativa alla rottamazione: Linux! Il sistema operativo libero e open-source è supportato su base regolare a prescindere dalla presenza o meno del modulo TPM 2.0, che è lo scoglio principale contro il passaggio al nuovo sistema operativo di Microsoft. Purtroppo Linux può fare un po’ paura a chi non lo conosce, ma in questi ultimi mesi si sono moltiplicate le iniziative per rendere il passaggio sempre più semplice, intuitivo ed esente da rischi. Anche per i neofiti.
La community Linux, tra l’altro con il supporto addirittura di KDE, uno degli ambienti desktop più famosi e apprezzati, ha addirittura organizzato un sito e tutta una serie di incontri, anche dal vivo, sotto il nome Endof10, che fornisce trucchi, consigli utili e se necessario assistenza alle persone che vogliono compiere il grande passo. Un’altra novità interessante che è emersa proprio in questi giorni è un’app che automatizza il processo di migrazione - o quantomeno che punta ad automatizzarlo: per ora è in fase piuttosto acerba, ma è molto promettente.
L’app si chiama Operese ed è stata realizzata da uno studente tedesco-canadese. Si basa sul framework Rust ed è in grado non solo di installare il nuovo sistema operativo nel computer, ma anche trasferire file e addirittura alcune impostazioni di sistema. Il tutto è pensato con un’interfaccia il più semplice e con la minor interazione possibile da parte dell’utente. La distro Linux di destinazione scelta è Kubuntu, ovvero la versione di Ubuntu con interfaccia desktop KDE (la versione standard usa GNOME) per tutta una serie di ragioni.
Tanto per cominciare, dice lo sviluppatore, KDE è, come dicevamo, uno degli ambienti grafici migliori disponibili su Linux, e probabilmente quello più simile in assoluto a Windows e alla sua logica di organizzazione dei vari elementi. Inoltre, Ubuntu è una delle distro più diffuse e meglio mantenute, e ha un ottimo supporto per i driver di terze parti, in modo tale da minimizzare i rischi di hardware non funzionante (o parzialmente funzionante).