Siamo ormai agli sgoccioli per il supporto software di Windows 10: tra meno di due settimane Microsoft staccherà la spina - per quanto con tutta una serie di asterischi e postille (per esempio noi europei ci beccheremo un anno in più, completamente gratis e senza condizioni, mentre nel resto del mondo sarà possibile accedere a un anno in più gratuito ma legato all’attivazione di un account Microsoft e del backup su cloud di certe tipologie di dati personali). Fatto sta che questo è l’ultimo mese in cui possiamo verificare i dati di diffusione dell’OS in condizioni di supporto... normale, diciamo così.
Ci sono diverse organizzazioni che tracciano le quote di mercato dei vari sistemi operativi desktop, e Steam è tra le prime a diffondere i dati. La piattaforma gaming di riferimento per gli utenti PC è in genere tra le più favorevoli per il sistema operativo più nuovo, perché in genere questo tipo di utenti tende a essere un po’ più avventuroso e a essere sempre aggiornato, ma anche in questo caso le cifre sono piuttosto scoraggianti. Certo, Windows 11 è ai suoi massimi di sempre, ma è solo al 63,04%, mentre Windows 10 detiene ancora il 32,18% di quote. Insomma, possiamo dire che a grandi linee su tre computer con installato Steam una è ancora ferma a Windows 10.
C’è da dire che rispetto al mese scorso Windows 11 ha fatto un bel passo avanti, con un incremento di oltre il 2% netto delle quote - che sembra poco, ma calcolando la vastità dell’ecosistema Windows è un gran bel numero di computer. Sarà interessante capire come procederanno i prossimi mesi: quando il supporto software di un OS termina, non è che succeda qualcosa di immediato o improvviso che lo rende inutilizzabile, è solo che più passa il tempo più incrementa il rischio di scoperta di vulnerabilità critiche che possono condurre ad attacchi hacker, con tutto ciò che comportano. Vale comunque la pena ricordare che le statistiche Steam sono su base assolutamente volontaria, quindi le cifre “vere” potrebbero essere diverse.
In generale, comunque, Windows rimane la piattaforma numero uno - diciamo pure l’unica, con oltre il 95% di quote combinate. Nell’ultimo periodo si sta parlando un po’ di più di Linux come alternativa plausibile per il gaming, soprattutto grazie a Valve stessa e al suo lavoro con SteamOS, ma i dati mostrano che al momento è ancora pressoché inesistente nel mercato globale, con il 2,68% di quote totali.