Windows 11 si prepara a superare Windows 10 nella quota di mercato globale, segnando un importante avvicendamento nel mondo dei sistemi operativi Microsoft. Questo cambiamento, che senza ombra di dubbio è atteso da tempo da parte di Microsoft, sta subendo una notevole accelerazione negli ultimi mesi, in particolare grazie al forte aumento registrato da Windows 11 a giugno. Secondo le puntuali analisi di StatCounter, la percentuale di Windows 11 è passata dal 43,22% di maggio al 47,66% a giugno, un balzo significativo che sembra essere avvenuto principalmente a scapito di Windows 10, la cui quota è scesa dal 53,19% al 49,03% nello stesso periodo. Se questa tendenza dovesse proseguire, assisteremo al sorpasso entro un mese circa.
È interessante notare che queste cifre si riferiscono esclusivamente alla quota di mercato delle versioni di Windows, non all'intero mercato dei computer desktop. Windows, nel suo complesso, detiene circa il 70,6% della quota di mercato globale dei desktop a giugno, un dato che è rimasto piuttosto stabile nell'ultimo anno.
Il forte impulso verso Windows 11 è strettamente legato alla data di fine supporto per Windows 10, fissata per il 14 ottobre 2025. Dopo questa data, i computer con Windows 10 non riceveranno più aggiornamenti di sicurezza o supporto tecnico, a meno che gli utenti non scelgano di pagare per un servizio di supporto esteso. Microsoft ha intensificato le proprie iniziative per incoraggiare la transizione, introducendo avvisi a schermo intero, lanciando campagne pubblicitarie e sviluppando strumenti per facilitare il trasferimento di dati e impostazioni dai PC con Windows 10 a quelli con Windows 11.
Di solito, la diffusione di un nuovo sistema operativo richiede tempo, ma il passaggio da Windows 10 a Windows 11 ha mostrato delle peculiarità. Una delle principali sfide è rappresentata dai requisiti minimi di sistema di Windows 11, che includono la necessità di un modulo TPM 2.0 (Trusted Platform Module). Questo requisito, di cui abbiamo parlato svariate volte, è legato a funzionalità di sicurezza avanzate e di fatto impedisce a milioni di PC più datati di effettuare l'aggiornamento. Di conseguenza, molti utenti si trovano di fronte a una scelta: continuare a utilizzare una versione non supportata di Windows, sostenere costi aggiuntivi per il supporto esteso, acquistare un nuovo dispositivo oppure considerare alternative come ChromeOS o Linux.