Tutto è partito da un gruppo Facebook dedicato agli appassionati di PC fai-da-te PCDIY!, che aveva segnalato test anomali condotti su alcuni modelli di SSD, tra cui unità firmate Corsair, Silicon Power e Apacer. Secondo quanto riportato, i problemi erano comparsi in concomitanza con il Patch Tuesday di agosto, portando molti a puntare il dito contro Microsoft.
Neowin, dopo aver diffuso la notizia, ha contattato direttamente Phison per fare chiarezza, e l’azienda ha condotto un’indagine interna, replicando i test del gruppo PCDIY! sugli stessi modelli di SSD. Il risultato ha messo in luce che i malfunzionamenti non erano causati da Windows 11 né dall’aggiornamento di agosto, ma dall’utilizzo di un firmware di anteprima non destinato al mercato.
In altre parole, i test incriminati sono stati condotti con versioni di firmware sperimentali, mai rilasciate ufficialmente al pubblico, le quali, sottoposte a pesanti stress test (scritture da 100 GB fino a 1 TB), hanno effettivamente portato al deterioramento delle unità. Con il firmware commerciale, invece, Phison ha confermato di non aver riscontrato alcun problema né crash, replicando esattamente le stesse condizioni di prova.
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