Windows 11 25H2 è in arrivo, ma probabilmente la maggior parte di noi non se ne accorgerà quasi: Microsoft ha confermato che non sono previste grosse novità tecniche e/o funzionali, a differenza di quanto accade di solito con i feature update annuali. In effetti, l’aggiornamento si distinguerà soprattutto per le cose che toglie, non per quelle che aggiunge. Le note ufficiali dicono infatti che la nuova versione del sistema operativo dirà addio a PowerShell 2.0 e a WMIC, che è l’acronimo di Windows Management Instrumentation command-line - un tool molto oscuro e di nicchia che è già integrato/superato da anni proprio grazie a PowerShell.
Gli aggiornamenti di Microsoft arrivano in occasione del rilascio del sistema operativo nel canale Insider più “esterno”, il Release Preview, che è di fatto il passo direttamente antecedente al lancio sul canale stabile. Tramite un post sul proprio blog ufficiale, la società conferma che la nuova versione usa lo stesso ramo di sviluppo e manutenzione del precedente/attuale 24H2, e quindi condivide anche “le stesse nuove funzionalità e miglioramenti forniti attraverso la nostra iniziativa di innovazione continua”.
In sostanza, già da qualche tempo Microsoft ha deciso di concentrarsi su una strategia di rilascio di novità e miglioramenti più o meno costantemente, senza aspettare l’anno successivo; parte di ciò si rispecchia anche nella scelta di scorporare sempre più aspetti del sistema in app a sé stanti, aggiornabili indipendentemente attraverso il Microsoft Store. Una mossa che rispecchia quanto fa Google con Android già tanti anni fa.
Uno dei vantaggi principali di questa situazione è che per l’utente i tempi di download e installazione della nuova versione 25H2 dovrebbero essere molto brevi, almeno per chi è aggiornato alla 24H2: si tratterà di fatto di un’esperienza paragonabile all’applicazione di nuove patch di sicurezza. È lecito assumere che anche la distribuzione sarà molto più rapida: come sappiamo Microsoft tende a procedere per gradi e con calma, usando anche il sistema di “safeguard” per limitare la disponibilità dell’aggiornamento a configurazioni hardware in cui sono emersi problemi più o meno gravi.
Non è la prima volta che il nuovo “major update” dell’OS è in realtà “minor” - precedenti di questo tipo c’erano stati addirittura già con Windows 10. In ogni caso, il rilascio nel canale Release Preview lascia pensare che la distribuzione stabile potrebbe iniziare relativamente in fretta, tra qualche settimana al massimo. Diciamo fine settembre/inizio ottobre? Staremo a vedere.