Microsoft sta lavorando per permettere agli utenti Windows di riprodurre audio da più uscite in contemporanea: la funzionalità è stata scovata in una delle ultime build che il colosso di Redmond ha distribuito nel canale Insider. Non è ancora attiva o funzionante, ma l’indefesso leaker noto su Twitter come Phantomofearth è riuscito in qualche modo a condividere alcuni dettagli preliminari. Purtroppo il materiale a disposizione non è tantissimo - di fatto giusto un paio di screenshot, ma possiamo già azzardare qualche teoria e ipotesi.
Intanto è doveroso soffermarsi un attimo sul “perché” qualcuno potrebbe aver bisogno di una feature del genere. Tanto per cominciare è facile ipotizzare che chiunque si occupi di produzione musicale ne sarà contento, per esempio per inviare il suono a un mixer o un impianto esterno, ma monitorarlo al tempo stesso tramite le cuffie, soprattutto se il mixer o l’impianto sono in un’altra stanza. Ma questo concetto di “multiroom” rudimentale può avere senso anche per usi più normali e mondani, per esempio per pilotare sia le casse del soggiorno sia quelle della cucina in contemporanea mentre si fanno le pulizie. Non tutti vogliono necessariamente spendere quello che serve spendere per un impianto top stile Sonos.
La funzionalità dovrebbe essere raggiungibile sfruttando un toggle rapido raggiungibile dal system tray, quell’area della taskbar che si trova sulla destra e include per esempio le icone della batteria, del Bluetooth e del Wi-Fi. Il testo inserito da Microsoft lascia supporre che non si potranno scegliere chissà quante uscite, al massimo due, ma non è necessariamente detto che sarà così quando la feature sarà presentata. Potrebbe essere anche una limitazione del computer in cui la feature è stata abilitata - magari ha a disposizione solo due output.
Storicamente Windows non ha mai permesso, nativamente, il multi-output, ma ci sono alcune applicazioni di terze parti che in qualche modo aggirano la limitazione del sistema operativo. È arcinoto e pressoché universalmente riconosciuto che in casa Microsoft la gestione dello stack audio non sia esattamente ottimale, soprattutto se paragonata a quella di Apple e del suo macOS, e quindi ogni passo migliorativo è ben accetto. Resta da capire quando e se Microsoft deciderà di rilasciare la feature in forma stabile; vale la pena precisare che per ora è in test nei canali più interni di sviluppo, quello Canary e quello Beta, quindi è lecito assumere che l’attesa sarà ancora piuttosto lunga - quanto non è dato saperlo.