WWF e IKEA hanno deciso di prolungare fino al 2030 una collaborazione che dura da oltre vent’anni. La partnership, nata nel 2002, ha avuto come obiettivo la tutela delle foreste, dell’acqua dolce e del cotone, ampliandosi nel tempo a progetti che hanno interessato 23 Paesi in Europa, Asia e Sud America. Ora prende avvio una nuova fase che, oltre a consolidare i traguardi già raggiunti, allarga lo sguardo al settore agricolo in senso più ampio.
Nei prossimi cinque anni i due partner lavoreranno in dodici Paesi chiave – tra cui Brasile, India, Indonesia, Pakistan, Cina, Ucraina e Vietnam – per proteggere, gestire e ripristinare ecosistemi legati a foreste, risorse idriche e sistemi agricoli. L’idea è quella di integrare le comunità locali, rafforzando le loro economie e creando un modello di gestione sostenibile delle risorse naturali. La collaborazione sarà supportata da azioni trasversali di advocacy, comunicazione e contrasto al cambiamento climatico.
L’impegno di IKEA e WWF ha già prodotto risultati concreti. Nei Balcani, ad esempio, sono state mappate quasi tutte le foreste vergini e primarie conosciute della regione carpatico-balcanica, con oltre il 75% di esse ora sotto protezione. In India e Pakistan, più di due milioni di alberi sono stati piantati nelle aree cotonifere, e circa 400.000 famiglie di agricoltori hanno ricevuto formazione su pratiche agricole rigenerative. Questo ha contribuito a una riduzione delle emissioni di gas serra del 30% in India e del 23% in Pakistan nel solo 2024.
Accanto al cotone, che rimane centrale, la nuova fase includerà anche altre materie prime come soia, olio di palma, carne bovina e pelle. Qui il focus sarà su filiere libere da deforestazione e conversione, su suoli più sani e sulla promozione dell’agricoltura rigenerativa. L’obiettivo non è soltanto ambientale, ma anche sociale: migliorare i mezzi di sussistenza di chi lavora in questi settori.
La partnership punta inoltre a rafforzare il legame tra biodiversità e clima in tutti i progetti, adottando un approccio più integrato. È un passo che riflette l’urgenza del momento storico: affrontare insieme la crisi climatica e il declino della natura, senza dimenticare la sicurezza delle comunità che vivono a stretto contatto con le risorse naturali.
Daudi Sumba, Chief Conservation Officer di WWF, ha sottolineato come la collaborazione rappresenti un esempio di trasformazione possibile solo grazie a un’azione congiunta tra settore privato e società civile. Dal canto suo, Christina Niemela Ström, responsabile della sostenibilità per la supply chain di IKEA, ha ricordato l’impatto positivo dei progetti già avviati e la necessità di proseguire su questa strada con determinazione fino al 2030.
La fase appena annunciata è l’ottava di una storia condivisa che, nel corso degli anni, ha contribuito a trasformare politiche forestali, promuovere l’uso di acqua in modo più sostenibile e offrire linee guida climatiche per le aziende.