La procura francese ha intensificato la sua azione legale nei confronti di X e del suo proprietario, Elon Musk, avviando un'indagine formale per condotta criminale con il supporto della polizia. La mossa segna un'escalation significativa nel confronto tra le autorità francesi e il social media.
La procuratrice di Parigi, Laure Beccuau, ha dichiarato che un'indagine preliminare era stata avviata già a gennaio, a seguito di denunce per presunte interferenze straniere da parte di X, presentate da un parlamentare e da un alto funzionario francese. Lo scorso 9 luglio, dopo aver ricevuto i risultati preliminari di alcune ricerche e analisi da parte di istituzioni pubbliche francesi, la procura ha deciso di affidare alla polizia l'indagine su X, sia come entità legale sia sulle singole persone fisiche coinvolte.
Le ipotesi di reato formulate sono "interferenza organizzata nel funzionamento di un sistema di elaborazione automatica dei dati" e "estrazione fraudolenta organizzata di dati" da tale sistema. Tra le accuse collaterali, vi sono anche affermazioni secondo cui Musk avrebbe utilizzato la sua piattaforma per promuovere gruppi di destra in Francia.
Con il coinvolgimento diretto delle forze di polizia, la procura ha ora a disposizione misure più severe per condurre le indagini, e, tra le conseguenze più gravi, qualora Musk o altri dirigenti di X non si presentassero in tribunale se convocati, potrebbe essere emesso un mandato di arresto internazionale.
Questa non è la prima volta che le autorità francesi agiscono in modo così deciso contro una piattaforma social. Solo poco tempo fa, il fondatore di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato in Francia con l'accusa di aver favorito la criminalità organizzata sulla sua piattaforma, accusa che lui ha sempre negato e per la quale lo stesso Elon Musk aveva espresso critiche.
Questo nuovo procedimento si inserisce in un contesto di crescenti tensioni tra i giganti tecnologici statunitensi e le autorità di regolamentazione europee. L'attuale amministrazione americana ha già in passato accusato alcuni governi europei di voler sopprimere la libertà di parola e di condurre attacchi ingiustificati contro aziende statunitensi, citando casi come quello di Apple. L'indagine penale su X potrebbe quindi inasprire ulteriormente queste tensioni transatlantiche.