Nonostante una valutazione di 80 miliardi di dollari, xAI - la startup di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk - sembra che navighi in acque finanziarie agitate. Un report di Bloomberg ha infatti rivelato che nel primo trimestre 2025 erano rimasti appena 4 dei 14 miliardi raccolti dal 2023, con risorse destinate a esaurirsi già nel secondo trimestre: xAI, stando a questa ricostruzione, starebbe bruciando indicativamente 1 miliardo di dollari al mese.
Musk non è rimasto a guardare, e si è affrettato a liquidare le rivelazioni di Bloomberg come "nonsense" su X. Fondi come Andreessen Horowitz e Sequoia Capital continuano a scommettere sul progetto, puntando al primo profitto nel 2027 - un traguardo che precederebbe di due anni quello analogo fissato da OpenAI.
Un elemento chiave resta il misterioso rimborso di 650 milioni atteso da un produttore hardware non identificato. Al momento, xAI prevede entrate annuali pari a 500 milioni di dollari contro spese pianificate per 13 miliardi di dollari: sappiamo che, in generale, quello dell'intelligenza artificiale è uno scenario estremamente competitivo in cui è essenziale investire tanto e velocemente, e che i guadagni arriveranno sul lungo periodo.
Per tamponare l'emergenza, come emerso a fine aprile xAI starebbe trattando per mettere assieme un round di finanziamenti attorno ai 20 miliardi di dollari. L'azienda ha comunicato di aver finalizzato 4,3 miliardi di finanziamenti azionari a breve termine, con piani per raccogliere altri 6,4 miliardi nel 2026. Parallelamente, la società sta negoziando 5 miliardi di debito corporate tramite Morgan Stanley. Il debito societario, secondo le fonti di Bloomberg, sarebbero destinato principalmente a sostenere i colossali investimenti in data center.
Il cuore della strategia di xAI sono infrastrutture come il Memphis Supercluster, un'installazione che ospita 200.000 GPU Nvidia Hopper, col supercomputer AI Colossus alimentato da batterie Tesla Megapackda 150MW. Musk ha pubblicamente dichiarato di voler espandere la capacità a oltre 1 milione di GPU, un'operazione che potrebbe costare tra i 50 e i 62,5 miliardi di dollari.
Se xAI riuscirà a superare la crisi di liquidità, allora continuerà a tenere aperta la sfida con gli altri giganti del settore come OpenAI e Google. In caso contrario, rischierebbe di diventare la più costosa scommessa tecnologica del decennio, schiacciata dal divario tra ambizioni faraoniche e realtà finanziaria