È stato un primo trimestre da record, quello di Xiaomi, che ha annunciato i risultati fiscali di gennaio-marzo 2025 nelle scorse ore. Il colosso cinese, che è partito producendo custom ROM per dispositivi Android e ora vende addirittura veicoli elettrici, ha dichiarato l’equivalente di 15,48 miliardi di dollari di fatturato, pari a un incremento di ben il 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli utili netti sono stati di 1,49 miliardi di dollari, ben il 65% in più su base annua.
Entrambi i dati sono stati ben al di sopra delle aspettative degli analisti. Secondo il presidente della società, Lu Weibing, questo successo è stato una conseguenza diretta della nuova strategia di Xiaomi di puntare di più su prodotti di fascia premium. Weibing ha colto anche l’occasione per condividere un po’ di feedback preliminari ricevuti sul SUV elettrico YU7, che è stato presentato appena qualche giorno fa e le cui vendite inizieranno a luglio: la sensazione è che potrebbe raggiungere un pubblico più ampio della precedente SU7, che invece è una berlina di lusso stile Tesla Model S.
La sola divisione veicoli elettrici ha generato, sempre nel Q1, un fatturato di 2,51 miliardi di dollari, pari a 75.869 SU7 consegnate. Anche la divisione smartphone è andata bene, ma diciamo che ha fatto meno scalpore. I dispositivi spediti sono cresciuti del 3% appena, sempre su base annua, per un totale di 41,8 milioni. Se non altro i ricavi sono saliti a circa 7,02 miliardi di dollari, che è un +9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel complesso la società ha più o meno il 14% delle quote del mercato globale smartphone, almeno secondo le stime di Canalys.
Xiaomi riporta un’ottima crescita nel settore tablet, invece: +56,1%, addirittura, sempre su base annua. Significa la terza posizione assoluta nel mercato globale, per la prima volta nella sua storia. La società è anche seconda al mondo per quantità di auricolari TWS spediti.
Per il futuro, Xiaomi punta a raggiungere il traguardo delle 350.000 auto prodotte all’anno, e punta a investire forte, intorno ai 27,76 miliardi di dollari, nei prossimi cinque anni per la ricerca e sviluppo relativa a tre aree chiave: chip, AI e OS.