Xiaomi YU7 scatena le polemiche per l'utilizzo di chip per smartphone

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HDblog.it Jul 14, 2025 · 2 mins read
Xiaomi YU7 scatena le polemiche per l'utilizzo di chip per smartphone
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Le moderne auto sono piene zeppe di tecnologia. Schermi grandi, infotainment in grado di offrire davvero ogni tipo di servizio digitale, guida autonoma…. insomma, veri e propri computer su 4 ruote. Anche la nuova Xiaomi YU7 offre davvero tanta tecnologia e non poteva che essere così vista la società che sta dietro a questo progetto. C’è però un “ma” che è emerso in questi giorni. La stampa cinese riporta di una polemica che ha investito proprio la nuova elettrica per una scelta tecnica ben precisa. Quale? Pare che il SUV utilizzi un chip per gestire il cockpit digitale progettato per il mercato consumer (smartphone, tablet…) e non per il settore automotive. Cosa cambia?

LE AUTO NON SONO SMARTPHONE

Questa scelta tecnica è diventata un caso e ha intensificato il dibattito sull’utilizzo di chip di fascia consumer nei veicoli. Li Fenggang, Executive Deputy General Manager di FAW-Audi Sales, ha espresso il suo punto di vista spiegando bene le differenze più importanti tra i chip pensati per gli smartphone e quelli per le auto. Li Fenggang ha illustrato le distinzioni fondamentali tra i due tipi di chip, rispondendo all’idea, sostenuta da alcune case automobilistiche, che i chip consumer offrano una potenza di calcolo superiore e un livello di sicurezza adeguato. Ha chiarito che i chip per uso automobilistico devono superare una rigorosa serie di certificazioni internazionali. Al contrario, i chip consumer si trovano nei dispositivi elettronici di uso quotidiano come telefoni cellulari, computer e dispositivi per le smart home.


Li ha evidenziato tre aree chiave che bisogna prendere in considerazione:
 
Ambiente operativo: i dispositivi elettronici di consumo operano in genere in ambienti interni stabili, mentre i veicoli sono esposti a condizioni estreme come alte temperature, freddo gelido, pioggia, neve, polvere, urti e vibrazioni. Durata: l’elettronica di consumo ha un ciclo di aggiornamento rapido, con chip generalmente progettati per una durata di 3-5 anni. Le auto, invece, hanno una durata prevista di 10-15 anni o anche di più. I chip per uso automobilistico richiedono ai fornitori di garantire una fornitura stabile per oltre 10 anni, con un’estrema uniformità tra i diversi lotti di produzione. Sicurezza: a differenza dei telefoni cellulari, i veicoli trasportano passeggeri e un guasto di un componente può avere conseguenze fatali. I chip di fascia consumer consentono un tasso di difettosità fino a 500 PPM (parti per milione), ovvero 500 guasti per milione di unità. I chip di fascia automotive, al contrario, richiedono in genere un tasso di difettosità inferiore a 1 PPM (uno su un milione).

XIAOMI É NON L’UNICA