YouTube cede a Trump: maxi accordo da 24,5 milioni

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HDblog.it Sep 30, 2025 · 2 mins read
YouTube cede a Trump: maxi accordo da 24,5 milioni
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YouTube ha deciso di chiudere definitivamente la lunga disputa legale con Donald Trump. L'attuale presidente statunitense aveva citato in giudizio la piattaforma nel 2021, insieme a Meta (allora Facebook) e X (ex Twitter), per la sospensione dei suoi account seguita all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, l’accordo prevede un esborso da parte di YouTube pari a 24,5 milioni di euro, suddivisi tra un contributo di 22 milioni destinato al Trust for the National Mall – che userà i fondi per sostenere la costruzione della nuova White House State Ballroom – e 2,5 milioni diretti ad altri querelanti. Con questa intesa, tutte e tre le big tech coinvolte hanno ormai messo fine alla vicenda.

Meta aveva già siglato a gennaio un accordo da circa 25 milioni di euro, mentre X si era accontentata di una cifra sensibilmente più bassa, intorno ai 10 milioni, lo scorso febbraio. Per Google, che controlla YouTube, l’obiettivo era anche quello di non superare la somma sborsata dal rivale Meta, un dettaglio che mostra quanto l’aspetto simbolico conti in una vicenda che ha avuto forti risvolti politici e mediatici.

Il contenzioso nasce dal blocco dei profili social di Trump, deciso all’indomani dell’attacco al Congresso. YouTube, in particolare, aveva sospeso la possibilità per l’ex presidente di caricare nuovi contenuti, motivando la scelta con il “rischio di ulteriori violenze nel mondo reale”. La decisione aveva aperto un acceso dibattito globale: da un lato chi sosteneva la necessità di fermare la diffusione di contenuti potenzialmente pericolosi, dall’altro chi la considerava una limitazione ingiustificata della libertà di espressione di un leader politico.

La piattaforma ha mantenuto il blocco per oltre due anni, per poi revocarlo nel marzo 2023, quando ha dichiarato di aver rivalutato i rischi legati alla violenza e di voler garantire agli elettori la possibilità di ascoltare tutte le principali figure politiche in vista delle nuove elezioni. Da allora, Trump ha potuto tornare a usare il canale YouTube, strumento che – come gli altri social – resta centrale nella sua strategia comunicativa.

Di fatto Meta, X e YouTube hanno adottato soluzioni differenti ma, alla fine, tutte hanno scelto di chiudere le cause con un accordo economico, evitando di arrivare a un verdetto che avrebbe potuto creare un precedente giuridico scomodo per l’intero settore.

A proposito di contenuti caricati da Trump, il presidente statunitense è stato nuovamente al centro delle attenzioni per la recente condivisione di un video AI bizzarro e al limite del "complottismo". Il contenuto è stato prontamente rimosso, ma non è passato inosservato.