YouTube Music ha introdotto una nuova modalità di inserimento pubblicitario destinata agli utenti della versione gratuita dell’app, e questa volta lo fa direttamente all’interno della schermata di riproduzione.
Fino a oggi, gli annunci per gli utenti non paganti si presentavano principalmente tra una canzone e l’altra, in formato audio o video. Ora invece, in alcuni casi, durante l’ascolto la copertina dell’album si riduce per lasciare spazio a un banner pubblicitario ben visibile. Questa inserzione include l'immagine del brand, una riga di testo promozionale, l’etichetta “Sponsored” (“Sponsorizzato”) e un collegamento URL, accompagnati da pulsanti per espandere l’annuncio o acquistare il prodotto pubblicizzato.
In alcune situazioni, al posto della copertina compare un’immagine pubblicitaria rettangolare che occupa l’intera area visiva, con la barra di avanzamento della canzone che assume una colorazione gialla. I comandi “avanti” e “indietro” risultano disattivati, suggerendo che il banner potrebbe sostituire del tutto l’esperienza visiva legata all’ascolto. La presenza di questo nuovo formato pubblicitario sembra ancora limitata e potrebbe essere collegata al redesign della schermata “Now Playing”, in fase di test da diversi mesi ma non ancora distribuito su larga scala.
Vale la pena ricordare che, attualmente, chi utilizza la versione gratuita di YouTube Music ha comunque accesso a una serie di funzionalità non banali: riproduzione on demand di brani, podcast e video musicali, possibilità di mettere in coda le canzoni, ripetere i brani, saltare senza limiti e utilizzare modalità audio-only anche in background, specialmente per i podcast. Inoltre, l’app offre sezioni come “Samples” e “Music Tuner” e consente di ottenere badge per i fan più attivi.
D’altra parte, l’abbonamento Premium, che costa circa 10,99 euro al mese, elimina completamente la pubblicità e offre un’esperienza più fluida: ascolto senza interruzioni, download dei brani, riproduzione solo audio dei video musicali e piena accessibilità in background anche per la musica. In attesa di un rilascio più esteso del redesign, resta da vedere quanto questi annunci saranno effettivamente tollerati dal pubblico e se influenzeranno realmente la scelta di passare alla versione a pagamento.