Z1, il drone a idrogeno che vola silenzioso a 3.600 metri

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HDblog.it Jul 18, 2025 · 2 mins read
Z1, il drone a idrogeno che vola silenzioso a 3.600 metri
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Una delle frontiere più promettenti nel panorama dei velivoli senza pilota, è rappresentatao dalla propulsione a idrogeno, una tecnologia che offre vantaggi unici in termini di autonomia e furtività. Proprio in questo settore si inserisce l'ultimo traguardo raggiunto dalla Zepher Flight Labs (ZFL), un'azienda con sede a Washington che sta spingendo i limiti di ciò che è possibile realizzare con i droni ad alta quota. Il protagonista è lo Z1, un velivolo a decollo e atterraggio verticale (VTOL) alimentato da una cella a combustibile a idrogeno.

Recentemente, lo Z1 ha completato con successo un test, dimostrando le sue eccezionali capacità in condizioni che simulano una vera e propria missione di intelligence, sorveglianza e ricognizione. Partendo con il suo massimo peso al decollo, il drone ha effettuato una salita verticale per poi raggiungere la notevole altitudine di 12.000 piedi, ovvero quasi 3.700 metri, stabilendo un nuovo record per questa fase di test. Durante l'intera ascesa, condotta in coordinamento con il Laboratorio di Ricerca dell'Esercito degli Stati Uniti, il sistema ha mantenuto la sua integrità strutturale e una dinamica di volo stabile, anche raggiungendo la piena potenza in alta quota.

Le prestazioni dello Z1, tuttavia, non si fermano qui. Questo drone, classificato come Gruppo II, è progettato per superare le 10 ore di volo continuato e può spingersi fino a un'altitudine potenziale di 20.000 piedi, cioè oltre 6.000 metri. La sua architettura propulsiva a idrogeno non solo garantisce un'operatività a emissioni zero, ma offre anche un vantaggio tattico fondamentale: una segnatura acustica e termica estremamente bassa, che lo rende difficile da rilevare per i radar nemici. Grazie alla sua capacità VTOL, può inoltre operare in aree remote prive di piste di atterraggio, rendendolo ideale per missioni di sorveglianza, soccorso in caso di disastri o trasporto di rifornimenti in contesti complessi.

"Questo volo non è un punto d'arrivo, ma un altro dato in una traiettoria definita dalla disciplina ingegneristica e dalla rilevanza operativa", ha commentato Michael Buscher, presidente delle operazioni statunitensi di Heven, la società madre di ZFL. "Non stiamo costruendo per le dimostrazioni, ma per l'impiego sul campo, il che significa dimostrare le capacità nelle condizioni più dure, più alte e più difficili".

Questo traguardo arriva in un momento strategico, pochi giorni dopo la firma da parte del Segretario alla Difesa Pete Hegseth di una direttiva politica che mira ad accelerare lo sviluppo e l'adozione di droni di produzione nazionale, aprendo la strada a piattaforme innovative come lo Z1.

La spinta di Zepher Flight Labs è ulteriormente rafforzata da partnership strategiche, come quella con Mach Industries, volte a espandere la produzione e la resilienza della catena di approvvigionamento statunitense.