Zuckerberg svela la sua visione per una "superintelligenza personale"

https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n627034/zuckerberg-super-intelligenza-personale-visione/

HDblog.it Jul 31, 2025 · 1 min read
Zuckerberg svela la sua visione per una
Share this

Questa impostazione, che si discosta dalle narrative di OpenAI e Google spesso percepite come orientate alla sostituzione di massa, nasconde però un'ambizione tanto ideologica quanto materiale. Dietro la visione filosofica, infatti, si cela un colossale investimento in infrastrutture e, soprattutto, nello sviluppo di hardware proprietario. Meta ha già speso miliardi in ricerca e sviluppo, reclutando talenti di spicco da aziende rivali per i suoi nuovi "Meta Superintelligence Labs", guidati dall'ex CEO di Scale AI, Alexandr Wang.

Ma il vero campo di battaglia è il silicio. Fonti vicine ai piani di espansione dei data center di Meta riportano che l'azienda sta già implementando acceleratori custom accanto alle tradizionali GPU H100 e A100 di NVIDIA. Inoltre, Meta ha intensificato il suo programma interno di chip MTIA (Meta Training and Inference Accelerator), con una nuova generazione attesa entro la fine dell'anno, e si vocifera che stia sviluppando silicio AI completamente custom, in modo simile alla strategia TPU di Google. Questo sforzo è cruciale per realizzare la visione di un'AI che operi in tempo reale e in modo privato "at the edge", ovvero direttamente sui dispositivi come visori VR o futuri indossabili, dove l'efficienza energetica è fondamentale.

Questa nuova "grande visione" di Zuckerberg arriva dopo la costosa scommessa sul metaverso, che dal 2021 ha generato perdite per oltre 60 miliardi di dollari nella divisione Reality Labs, con hardware che fatica ancora a imporsi sul mercato di massa. A differenza del metaverso, però, l'intelligenza artificiale ha già dimostrato un'immediata e vasta applicabilità.

Come ha scritto Zuckerberg, il prossimo decennio sarà "decisivo" per definire il percorso di questa tecnologia. Il sottotesto è chiaro: Meta non vuole essere un semplice "inquilino" nei data center AI di qualcun altro, ma intende costruire l'intera filiera, dagli algoritmi come Llama fino ai chip su cui questi girano. La "superintelligenza personale" è la giustificazione per questa immensa e rischiosa impresa industriale.